Mentre a Cannes Tarantino è stato accusato di sessismoper non aver dato troppo risalto ad un’attrice famosa come Margot Robbie nel suo nuovo film C’Era Una Volta a Hollywood, qui in Italia i dibattiti sul cinema del regista di Pulp Fiction sono ancora un tantino indietro. Nonostante i premi, l’acclamazione della critica e lo status di regista di culto ormai ampiamente conclamato,
Quentin Tarantino in Italia è ancora spesso e volentieri associato a violenza gratuita e film “inferiori”, che dai più vengono snobbati. Fra questi “più” c’è evidentemente anche Flavia Vento, che da qualche anno a questa parte si è data alla religione e alla castità e che, tra una ramanzina dal palcoscenico di Barbara d’Urso e l’altra, occupa il suo tempo twittando sui più svariati argomenti, che le competano o meno.
Al secondo caso appartiene probabilmente il suo ultimo cinguettio su Twitter, quando poche ore fa l’ex soubrette ha scritto direttamente a Leonardo Di Caprioavvertendolo: “Mi spiace, Leonardo Di Caprio, ma io non farei mai un film con Quentin Tarantino, fa film per malati di mente.“
Naturalmente la replica della star hollywoodiana non è arrivata e ci sentiamo di azzardare che non arriverà mai, semplicemente perché, a conti fatti, non c’è davvero altro da aggiungere.
Voi volete dire qualcosa in proposito? Nel caso, c’è la sezione dei commenti ad aspettarvi. Per dichiarazioni un po’ più dignitose vi rimandiamo a quelle di Tarantino in persona, che ha suggerito l’ipotesi di rimontare C’Era Una Volta a Hollywood, che alla sua uscita nelle sale potrebbe durare di più rispetto al montaggio mostrato a Cannes.
Se volete, inoltre, vi consigliamo di recuperare il nostro speciale Everycult su Pulp Fiction.