Foto al ragazzo bendato in caserma: arriva la decisione per il carabiniere responsabile

di admin

Foto al ragazzo bendato in caserma: arriva la decisione per il carabiniere responsabile

| domenica 28 Luglio 2019 - 22:20

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Foto al ragazzo bendato in caserma: arriva la decisione per il carabiniere responsabile

Il militare che ha messo la benda al giovane americano Gabriel Christian Natale Hjorth, arrestato per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, sarà immediatamente spostato ad un reparto non operativo. Lo si apprende dalla stessa arma dei Carabinieri.

Il ragazzo bendato in caserma è stato immortalato con una foto circolata in alcune chat. Secondo le indagini dei carabinieri, il giovane americano sarebbe rimasto bendato per 4 o 5 minuti prima di essere spostato in un’altra stanza.

La foto è stata scattata venerdì 26 luglio in un ufficio del Reparto investigativo dei carabinieri di via In Selci, a Roma. Il ragazzo a capo chino, ammanettato dietro alla schiena, con un foulard stretto intorno agli occhi che gli impedisce la vista è il cittadino americano Gabriel Christian Natale Hjorth, 18 anni, accusato di concorso nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega con il connazionale Edgar Finnegan Lee.

Intanto pm della Capitale sono in attesa di un’informativa in relazione alla foto scattata dopo il fermo in una caserma dei carabinieri in cui compare Christian Gabriel Natale Hjort, uno dei due cittadini americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega, bendato e con le mani legate dietro la schiena. Quando arriverà l’informativa a piazzale Clodio, la procura aprirà un’inchiesta.

Il procuratore generale di Roma, Giovanni Salvi, ha fatto diffondere una nota per chiarire che durante l’interrogatorio “gli indagati erano liberi nella persona, senza bende o manette.

All’interrogatorio é stato presente un difensore ed é stato condotto da due magistrati, è stato registrato e ne è stato redatto verbale integrale. Gli indagati sono stati avvertiti dei loro diritti. Le informazioni fornite dalla Procura della Repubblica di Roma circa le modalità con le quali è stato condotto l’interrogatorio consentono di escludere ogni forma di costrizione in quella sede”.

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