Marco e Gabriele Bianchi i due fratelli accusati dell’uccisione di Willy Monteiro Duarte,il 21enne di Paliano pestato a morte nella notte tra il 5 ed il 6 settembre a Colleferro, si sono fatti riconoscere subito in carcere a Rebibbia per il loro comportamento violento. I due sono statitrasferiti dalle celle per i detenuti a rischio Covid a quelle di isolamento.
Il carattere aggressivo e da bulli in carcere è subito emerso tant’è che la figlia di un detenuto marocchino ha scritto all’associazione Detenuti liberi per protestare contro il comportamento subito dal padre mentre i Bianchi raggiungevano i parlatori attraverso il corridoio: “Lo hanno aggredito”. (Continua…)
Subito le mani addosso, i “pacieri” e poi insulti e uno scontro che essendo in carcere viene arginato sul nascere. A Colleferro proseguono le indagini il legale dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi ha rinunciato al ricorso in Appello fissato per il 23 settembre, per i suoi due assistiti.
L’avvocato ha rinunciato anche alla difesa dell’altro indagato Mario Pincarelli, quando gli interessi delle due parti (i fratelli Bianchi da una parte e Pincarelli dall’altra), non sono sembrate più convergenti. Niente riesame, ma il 23 settembre è la data fissata dalla procura di Velletri per effettuare, come “atto irripetibile”, l’esame per la ricerca delle tracce biologiche nell’auto dei Bianchi. (Continua…)
L’esame sarà svolto con la formula dell’atto irripetibile, cioè alla presenza dei periti delle parti e l’esito, quindi, sarà prova nella fase dibattimentale dell’eventuale processo. Oltre ai tre giovani citati, l’esame sarà svolto anche sul quarto indagato, Francesco Belleggia, al momento agli arresti domiciliari.
Tutti sono indagati per omicidio volontario. Una quinta figura, quella del giovane che era insieme ai Bianchi al momento dell’arrivo e che inizialmente rischiava di seguirne la stessa sorte giudiziaria, resta al momento in standby. Vicino, invece, è il processo che giovedì vede Marco Bianchi in aula a Velletri per uno dei suoi precedenti fatti di giustizia, chiamato a rispondere di lesioni dopo un pestaggio subito da un cittadino straniero nel 2018.