Gianluca Vialli, che notizia: è guarito! “Non ci sono più tracce della malattia”

di Angel Giusy

Gianluca Vialli, che notizia: è guarito! “Non ci sono più tracce della malattia”

| domenica 12 Aprile 2020 - 20:45

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Gianluca Vialli, che notizia: è guarito! “Non ci sono più tracce della malattia”

Gianluca Vialli due anni fa aveva dato la notizia di avere un cancro al pancreas, un annuncio che sconvolse totalmente il mondo dello sport e non solo. Ma oggi, il grande campione racconta che: Gianluca Vialli: A dicembre ho concluso diciassette mesi di chemioterapia, un ciclo di otto mesi e un altro di nove. È stata dura, anche per uno tosto come me. Dura, dal punto di vista fisico e mentale. Gli esami non hanno evidenziato segni di malattia. Sono felice, anche se lo dico sottovoce”.

In un’intervista ad un noto girnale, Vialli che in questo momento vive a Londra, ha parlato della sua dura malattia ma anche della sua Lombardia ferita nel cuore, spezzata dal terribile virus. Gianluca Vialli:
“Provo un senso di colpa per non essere lì, anche se le mie condizioni non lo avrebbero permesso. Penso alle persone portate in ospedale e morte sole, ai loro parenti costretti a casa, ai funerali non celebrati: è terribile. Una prova estrema, uno strazio. E resteranno enormi cicatrici affettive, morali ed economiche. La vita di ognuno cambierà e per tantissima gente è già cambiata, purtroppo” Continua…

Ha continuato l’intervista con queste parole: Vorrei che la famosa frase “quello che conta è la salute” diventasse davvero centrale. Vorrei che non accettassimo più nessun taglio alla sanità pubblica. Vorrei che non crollassero più i ponti, e che la sicurezza delle persone diventasse prioritaria. Vorrei che ci ribellassimo a queste città piene di smog che uccide: e qualcuno aveva addirittura preso in giro quella magnifica ragazzina, Greta“ E parlando della sua malattia Gianluca Vialli fa una riflessione su se stesso.

Nel mio caso è un viaggio. Un percorso di introspezione, un’opportunità. La malattia è un’esperienza di cui avrei fatto volentieri a meno, però è successo e allora cerco di metterla a frutto” E quando si è arrivato al suo argomento preferito, lo sport, Vialli risponde così: Continua…

“Lo capiremo quando tutto tornerà. E quando la bellezza dello sport e del calcio, le emozioni e i ricordi ci aiuteranno a tornare a vivere, vivere pienamente. Sarà un esercizio di piacere e bellezza: sarà stupendo. E dovremo dare più spazio alla solidarietà: non recinti più alti, ma tavoli più lunghi. Le società di calcio dovranno essere anche piattaforme di sviluppo sociale, un luogo condiviso dal quale ripartire”.

E infine lancia un appello accorato al calcio italiano:
“Si dovrebbero dimenticare gli interessi di parte e gli egoismi, anche se capisco i presidenti alle prese con una crisi mai vista. Qualcuno per forza di cose ci rimetterà. Un errore da non commettere è la fretta. Si abbia fiducia nelle competenze di quelli che se ne intendono e ci dicono cosa fare: preghiamo che lo sappiano davvero. E si torni in campo solo quando i medici e gli esperti diranno che è possibile, anche se sono io il primo a desiderarlo. Ma nel frattempo occorre un atto di responsabilità generale, al di là dell’emergenza dell’intero sistema”“

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