“Ma che avete fatto oggi? Siete andati al corso dei programmi della D’Urso, dove s’ammazzano tutti?”, con questa frase Massimo Giletti aveva provato a riportare la calma durante un talk di Non è l’Arena. Gasparri, Telese e Giordano discutevano con toni animati sul reddito di cittadinanza, urlando e sovrapponendosi. Il conduttore quindi lancia una frecciatina al volto di Canale 5 e
su questo episodio è tornato nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Chi: “Non mi piace il suo modo di fare informazione? Per me l’informazione è altro, non voglio polemizzare con chi fa una tv anche di successo, ma sono contro l’esasperazione dialettica del nulla. Una certa morbosità può produrre effetti negativi su chi non ha gli strumenti per filtrare la realtà”.
Parole che non solo confermano ma quasi peggiorano la battuta pronunciata in diretta. Qualche settimana fa il giornalista nel collegamento con il TgLa7 aveva tirato in ballo sempre la D’Urso parlando del suo futuro. “Non vorrei che facessi Non è non è l’Arena“, aveva scherzato Mentana a cui Giletti aveva replicato così:
“Quello lo ha già la D’Urso con Non è la D’Urso.” Nel 2013 durante un’intervista piuttosto accesa con Silvio Berlusconi che minacciava lo studio il padrone di casa aveva precisato: “Presidente, non siamo dalla D’Urso”.
D’Urso a parte, cosa farà il conduttore torinese nella prossima stagione? La Rai è ancora nel suo cuore: “Perché mi lega un amore profondo, ci ho passato 27 anni e quei muri e quelle scale raccontano la mia vita, quando passo davanti a viale Mazzini non riesco a restare indifferente”.
Sul caso Fazio e sulle polemiche per il suo compenso conclude così: “Fazio è un grandissimo professionista, starei attendo a privarmi di un personaggio importante. Ridurgli lo stipendio? Beh, certamente ha un grande procuratore… (ride, ndr)”.