L’avrebbe aspettata e poi tolto la vita. Dopo, una volta che di Giulia rimaneva il corpo senza vita, ha cercato su internet come disfarsi del cadavere. E’ questa l’agghiacciante rivelazione che la pm Alessia Menegazzo ha fatto ai giornalisti questa mattina sul femminicidio di Giulia Tramontano a Senago per mano del compagno Alessandro Impagnatiello. “Prima che entrasse in casa aveva organizzato come ucciderla e come disfarsi del cadavere. È successo tutto in 72 ore”, dice la pm Alessia Menegazzo, che con il procuratore aggiunto Letizia Mannella coordina le indagini dei carabinieri.
Le ricerche su internet
Secondo gli investigatori Alessandro ha spulciato sulle pagine internet come potesse fare. Ha premeditato tutto probabilmente: passo passo, da come dovesse ucciderla a come far sparire tutto. Ha studiato male però, gli investigatori non hanno mai creduto alla scomparsa di Giulia. Troppe cose non quadravano. Il femminicidio, secondo una ricostruzione, sarebbe avvenuto tra le 19 e le 20 30 di sabato.
“Le ricerche in rete che ci hanno consentito di capire che lui stava aspettando la vittima a casa. Le stringhe di ricerca ci hanno consentito di datare il momento della morte, di comprendere le modalità. Che erano state pensate, studiate e organizzate”. Per ben due volte Alessandro ha cercato di disfarsi del corpo cercando di bruciarlo. Secondo una ipotesi più recente, sembra che il presunto assassino abbia nascosto il corpo in casa per alcuni giorni, proprio mentre gli investigatori cercavano il corpo.
Cosa è successo dopo il femminicidio
“Indagini in corso”, ha risposto così la pm che ha risposto alla domanda “Ha fatto tutto da solo?” fatta dai giornalisti. Si cerca di capire, quindi, se fosse o meno in compagnia. Quello che si sa è ciò che ha fatto dopo aver ucciso crudelmente Giulia con il figlio in grembo. Alle 2 di notte Impagnatiello è andato a casa dell’amante cercando di riappacificarsi: “Sono libero, se ne è andata. Quel bimbo non è mio”.
La scoperta
“Non ha esitato a ucciderla. Non solo, si è accanito sul suo corpo tentando di disfarsene, dandogli fuoco. È stato individuato in 72 ore. Nonostante i tentativi di depistaggio che ha fatto. Ieri sera siamo arrivati a capo di questa triste vicenda”, le parole del comandante provinciale dei carabinieri Iacopo Mannucci Benincasa.