Dopo le proteste che hanno infiammato le strade francesi il primo ministro Edouard Philippe annuncerà una sospensione dell’aumento delle tasse sui carburanti. La decisione di incrementare le tasse su benzina e diesel aveva innescato la reazione dei gilet gialli, culminata con una guerriglia nel centro di Parigi.
Secondo quanto si apprende dovrebbe essere accompagnata da altre misure per la una pacificazione. Il capo del governo presenterà le proposte dell’esecutivo, decise ieri sera all’Eliseo con il presidente Emmanuel Macron, ai deputati di La Republique en marche nella riunione dei gruppi all’Assemblea Nazionale.
Lo fanno sapere fonti governative. Ma uno dei portavoce dei gilet gialli, Benjamin Cauchy, ha già avvertito: “Non basterà certo una moratoria ad addormentarci – ha detto ai microfoni di France Info – le nostre rivendicazioni sono molto più ampie.
Vogliamo gli stati generali della fiscalità e la rivalutazione degli stipendi, oltre a un vero elettroshock politico sulla rappresentatività dei cittadini”. L’incontro tra il governo e i rappresentanti dei gilet gialli è stato annullato “motivi di sicurezza”. Jacline Mouraud, diventata leader del movimento, aveva denunciato le minacce subite dopo l’apertura a un confronto con il governo.
“Fino alle 23.10 di ieri sera (3 dicembre, ndr) era sempre in programma che noi andassimo a Matignon. Ma ci sono stati appelli per impedirci di andare: se prendessi il treno correrei il rischio di essere riconosciuta”, ha dichiarato a Radio Monte Carlo. Mouraud ha comunque annunciato di voler restare “presente, sul terreno, malgrado le minacce ricevute da sabato”.
Per i repubblicani la scelta di sospendere l’aumento delle tasse è “assolutamente insufficiente”. Il capo dei senatori del partito, Bruno Retailleau, chiede un “annullamento” della misura. “Abbiamo bisogno di agire in fretta e domani sarà troppo tardi, non si può più fermare”, ha detto, invitando Macron a prendere decisioni forti e non mezze decisioni, non decisioni sbagliate” perché “non dobbiamo più nasconderci”.