“Ho visto un topo e poi tanto sangue: è successo mentre dormivo”. Una notte che non dimenticherà MAI

di admin

“Ho visto un topo e poi tanto sangue: è successo mentre dormivo”. Una notte che non dimenticherà MAI

| giovedì 04 Novembre 2021 - 00:27

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“Ho visto un topo e poi tanto sangue: è successo mentre dormivo”. Una notte che non dimenticherà MAI

“Stavo dormendo in camera, nel letto, quando in piena notte, un topo mi ha morso il naso facendomi uscire del sangue e svegliandomi”. Quello che può sembrare un racconto di fantasia, purtroppo è realtà. A confermarlo è anche il referto medico rilasciato dal pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette che riporta, come causa della ferita: “Morso di ratto al naso”. I fatti sono accaduti nella notte del primo novembre quando la donna, Nedjma Kamel, 89 anni, ex insegnante di francese alle scuole superiori laureatasi alla Sorbona e da 40 anni residente a Falconara (Marche), è stata trasportata in ambulanza al nosocomio.

Lucidissima, casa in ordine, la sua “sfortuna” è quella di abitare al piano terra di un edificio lungo la via Flaminia, dove diversi ratti sono stati avvistati più volte dai residenti e tante sono state le lamentele al riguardo. La signora ha un piccolo giardino “e probabilmente – spiega – il topo è entrato in casa dopo essere passato di lì, venendo dal marciapiede. Proprio qualche giorno fa, ne avevo notato uno lungo la strada, in pieno giorno, che correva”. Succede che un pomeriggio la donna si accorge “di alcuni escrementi tipici del topo, trovati dentro l’abitazione. Ho subito fatto pulire e poi, insieme alla donna che mi assiste, abbiamo cercato se vi fosse qualcuno di questi animali in giro.

Non avendo trovato nulla, non mi sono quindi preoccupata più di tanto. Forse, come era entrato, era anche uscito”. La notte del primo novembre però “prima di andare a letto ho preso il libro che stavo leggendo. Mi sono coricata e qui ho notato che alcune pagine erano state mordicchiate. Successivamente ho spento la luce e mi sono addormentata per poi svegliarmi all’improvviso, intorno alle 3, a seguito del dolore provocato da quel morso. Ho acceso subito la luce del comodino – continua – e ho visto che la camicia da notte era piena di sangue. Mi sono terrorizzata e sono corsa in bagno per disinfettarmi dopodiché ho deciso di mettermi in poltrona e attendere che la ferita si cicatrizzasse un minimo.

Cosa mi fosse accaduto, non riuscivo a capirlo. Vedevo solo una grossa ferita che di certo non potevo essermi procurata da sola, dormendo”. Ma è proprio mentre sta sulla poltrona che la signora nota “un topo che corre dal corridoio e si infila sotto a un mobile. I topi – aggiunge – non mi fanno paura perché da piccola abitavo in campagna ma questo era grosso, aveva un corpo di almeno 15 centimetri. Ho cercato subito su internet, tramite lo smartphone, cosa fare in caso di morso e tra i consigli c’era quello di chiamare subito il 118”. Accompagnata in ambulanza al pronto soccorso, dopo essere stata visitata “mi è stata prescritta una cura a base di antibiotici”.

Ora la signora si sottopone quotidianamente anche alle medicazioni “e sto bene, ma continuo ad avere il terrore di ritrovarmelo nel letto perché quella notte ho vissuto un incubo vero e proprio”. Ora la donna continua ad essere terrorizzata. “Mi hanno detto – aggiunge – che vi sono delle esche con la colla ma siccome ho letto anche che fanno soffrire tremendamente il ratto prima di ucciderlo, cosa che comunque non voglio, ho preferito mettermi un gatto in casa e devo dire che del roditore non vi è, al momento, più traccia.

Rimane però il problema – spiega – che i topi continuano a vedersi per la strada e che i cartelli di derattizzazione non vi sono più come era tempo fa. Parlando con i vicini – aggiunge – in molti mi hanno riferito di averne notati in giro. Forse – conclude – sono davvero in aumento e a quanto pare non hanno timore di entrare in casa. Questa volta mi è andata bene, ma come è capitato a me, potrebbe capitare anche ad altri”. La donna infatti abita da sola al piano terra dell’edificio ma in altre case o villette della zona potrebbero esserci anche dei bambini. Per fare entrare i ratti basterebbe poi tenere semplicemente la finestra aperta per far cambiare l’aria o la porta, per il tempo necessario ad entrare o uscire.

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