I mancini sono più creativi e intelligenti di chi scrive con la mano destra, uno studio spiega il perché

di redazione

I mancini sono più creativi e intelligenti di chi scrive con la mano destra, uno studio spiega il perché

| giovedì 17 Gennaio 2019 - 09:49

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I mancini sono più creativi e intelligenti di chi scrive con la mano destra, uno studio spiega il perché

Quando scrisse per la prima volta su una lavagna la teoria della relatività, Albert Einstein dovette stare attento a non cancellare le formule. Scrivere da sinistra a destra è un problema per i mancini. Lo stesso grattacapo ce l’avevano Ludwig van Beethoven e Wolfgang Amadeus Mozart, Leonardo da Vinci e Charlie Chaplin, Michelangelo e Pablo Picasso, Napoleone e Carlo Magno.

E oggi ce l’ha Barack Obama, presidente degli Stati Uniti e premio Nobel per la pace. A scrivere e mangiare con la sinistra è il 10% della popolazione mondiale. Finalmente, dopo discriminazioni secolari, i mancini possono prendersi una rivincita: hanno più chance dei destrimani in molti campi.

A dirlo è una sequela di studi scientifici. Che ha analizzato come cambia la vita di un uomo nel mondo quando a dominare nel cervello è l’emisfero destro (che controlla il lato sinistro ed è sede delle facoltà intuitive e visuo spaziali) e non quello sinistro (che controlla il lato destro ed è sede delle facoltà logiche, linguistiche, analitiche). 

QUOZIENTE INTELLETTIVO ALTISSIMO. Tra tutte le persone al mondo che hanno un quoziente intellettivo superiore a 140, cioè i super intelligenti, ci sono più mancini di quanto ci si aspetterebbe. Lo ha dimostrato una ricerca della St. Lawrence University di New York. 
Il motivo? Secondo Alan Searleman, autore dell’indagine e docente di psicologia nella stessa Università, «hanno un’intelligenza più fluida e una vera e propria attitudine a risolvere i problemi». Anche se, poi, è lo stesso psicologo a confessare che «alcuni studi hanno verificato come molti mancini siano pure nelle fasce più basse del quoziente intellettivo».

Pittori incredibili come Raffaello. Oratori incredibili come Barak Obama il democratico, ma anche da John McCain il repubblicano. E la cosa curiosa è che per ben quattro degli ultimi sei presidenti americani non era il destro il lato del corpo privilegiato: Bill ClintonGeorge Bush padre, Ronald Reagan e Gerald Ford. Gente che dal punto di vista politico ha poco in comune con Fidel CastroWinston Churchill e il Mahatma Gandhi. Eccellenze anche tra gli sportivi. Da Rafael Nadal a Diego Armando Maradona, da Pelé e Platini a Valentino Rossi.

PROBLEMI QUOTIDIANI. Per i mancini, che vivono in un mondo di destrimani, la vita non è sempre facile. Ecco alcune delle difficoltà che incontrano. 
• Scrivere da sinistra verso destra. Infatti Leonardo da Vinci scriveva al contrario. 
• Mangiare con le normali posate. Esistono quelle per mancini, con i coltelli seghettati e le forchette da torta che hanno l’affilatura sul lato destro. 
• Usare gli attrezzi da cucina. Un apriscatole può causare difficoltà perché obbliga un mancino a girare in senso orario con la mano destra. Idem un cavaturaccioli (ma ne esistono con l’avvitatura in senso antiorario). 
• Le forbici sono rinomate per essere una frustrazione. Oggi ci sono forbici da mancini per ogni uso: ricamo, pedicure, parrucchiere. 
• Suonare uno strumento musicale concepito per un destrimane. La chitarra, per esempio. Un mancino la impugna nel verso sbagliato, con il manico a sinistra. L’ex Beatle Paul McCartney ne ha adottata una nella versione mancina: non si trovano ovunque e costano un po’ di più. Per le tasche meno disponibili: si può prendere una chitarra normale e invertire le corde. Come ha fatto Jimi Hendrix, il cui virtuosismo con le sei corde è leggenda. 

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