I nonni non muoiono mai, diventano solo invisibili

di redazione

I nonni non muoiono mai, diventano solo invisibili

| martedì 15 Gennaio 2019 - 17:25

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I nonni non muoiono mai, diventano solo invisibili


I nostri nonni non muoiono mai: diventano invisibili e restano per sempre vicini a noi,  nel posticino  più profonda del nostro cuore. Ci mancano sempre, anche oggi e per ascoltare ancora le loro storie, faremmo qualsiasi cosa,  per guardare nel profondo dei loro occhi, percepire tenerezza, gioia, per le loro carezze.

Noi siamo i testimoni del loro avanzare con l’età, vederli invecchiare e andar via, loro invece non avranno mai il privilegio di vederci crescere e diventare grandi. Il dolore più grande che viviamo durante la nostra vita è assistere al loro passaggio dall’altra parte. Loro però restano sempre lì, dentro al nostro cuore, non andranno mai via, stanno lì, nel profondo del nostro cuore.

Sappiamo che la vita funziona così: mentre i nonni hanno il privilegio di vederci nascere e crescere, noi dobbiamo essere testimoni del loro invecchiamento e del loro addio al mondo. La loro perdita è quasi sempre il primo addio che abbiamo dovuto affrontare durante l’infanzia.

I nonni che sono partecipi dell’educazione dei loro nipoti lasciano tracce nella loro anima, un’eredità che li accompagnerà per il resto della vita, come i semi di un amore imperituro che si noterà ancora di più quando loro saranno invisibili.

Oggigiorno è molto comune vedere i nonni impegnati nella crescita dei loro nipoti. Sono un punto di sostegno dal valore inestimabile per le famiglie attuali. Tuttavia, il loro ruolo non è come quello di un padre o di una madre, cosa che viene intuita fin da subito dai bambini.

Il legame tra nonni e nipoti si crea attraverso una complicità ben più che intima e profonda; per questo motivo, la loro perdita può significare un evento molto delicato nella mente di un bambino o di un adolescente. Vi invitiamo a riflettere su questo argomento assieme a noi.

Molte persone hanno il privilegio di trovarsi accanto uno o più nonni anche durante l’età adulta. Altri, invece, hanno dovuto affrontare la loro morte in tenera età, un’età in cui la perdita non viene ancora compresa in tutto il suo realismo, soprattutto perché gli adulti la spiegano male. Cercano di addolcire la morte o di renderla indolore.

I nonni ci hanno tenuto per mano per un po’ di tempo, mentre ci insegnavano a camminare, ma non hanno mai smesso di sorreggerci il cuore, il posto in cui dormiranno in eterno offrendoci la loro luce e il loro ricordo.

La loro presenza è ancora viva in quelle foto in bianco e nero, tenute in ordine negli album di famiglia, non di certo nella memoria di un cellulare. Il nonno è vicino all’albero che ha piantato con le sue mani, la nonna indossa quell’abito cucito a mano che conserviamo ancora…

La presenza dei nonni sta nell’odore dei pastelli che giace nella nostra memoria emotiva; sta in ogni consiglio che ci hanno dato, in ogni storia che ci hanno raccontato; sta nel modo in cui ci allacciamo le scarpe; sta nella forma del mento che abbiamo ereditato da loro.

I nonni non muoiono, perché vengono trascritti nelle nostre emozioni in maniera più delicata e profonda che la banale genetica. Ci hanno insegnato ad andare piano piano, al loro ritmo, ad assaporare i pomeriggi in campagna, a scoprire che i bei libri hanno un odore speciale, perché esiste un linguaggio che va oltre le parole.

È il linguaggio di un abbraccio, di una carezza, di un sorriso complice e di una passeggiata nel tardo pomeriggio mentre, silenziosi, guardiamo il tramonto insieme. Queste cose dureranno per sempre ed è questa la vera eternità delle persone: l’affettuosa eredità di chi ci ama davvero e di chi ci onora ricordandoci ogni giorno.

La verità. Dobbiamo informare i nostri bambini in maniera semplice e religiosa, che il nonno che muore, non farà più ritorno tra noi e che non lo rivedremo mai più. Che dobbiamo mantenere vivi i ricordi, anche se per i nipoti è impossibile dimenticarli. Non dobbiamo vergognarci di piangere. Mai nasconderci mentre lo facciamo. Piangere è liberazione per noi genitori e esempio per i nostri figli. Il dolore, la perdita, l’assenza. I nonni quando non saranno più tra noi, li porteremo sempre nei nostri ricordi e nel nostro cuore.

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