Iacopo Melio si candida per sposare Arisa: “Ho un bel lavoro e anche la 104”

di Redazione

Iacopo Melio si candida per sposare Arisa: “Ho un bel lavoro e anche la 104”

| giovedì 07 Settembre 2023 - 22:20

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Iacopo Melio si candida per sposare Arisa: “Ho un bel lavoro e anche la 104”

Chissà in quanti si saranno candidati, dopo l’appello di Arisa che ha dichiarato pubblicamente di essere alla ricerca di un marito.

L’artista lo ha fatto in un modo tutto suo, mostrandosi completamente nuda sui social e senza peli sulla lingua. Ma la cantante lucana è notoriamente incline alle gaffe e anche questa volta ha usato delle parole che sono risultate offensive nei confronti di una categoria di persone. Arisa infatti, nel suo post, dice di valutare “proposte di matrimonio da soggetti sanissimi”. Ed ecco che ironicamente arriva la candidatura di Iacopo Melio, attivista disabile e consigliere regionale del Pd in Toscana.

“Santo cielo Arisa, mi candido subito – ha scritto – Oltre ad avere un bel lavoro ho pure la 104 perciò anche se ho la cartella clinica di un 60enne posso offrire tutti i benefit del caso: pensione di invalidità, parcheggi riservati vicini a negozi, ristoranti, carrozzina per portarti quando sarai stanca, infinita pazienza se vorrai fare shopping (tanto sto seduto), concerti ed eventi gratuiti in quanto accompagnatrice… Scrivimi in privato che facciamo il matrimonio del secolo”.

Arisa (Foto Instagram)

“Mi ha disturbato il suo specificare nella richiesta di volere un ‘soggetto sanissimo’”

Una candidatura ironica che voleva essere una velata critica nei confronti delle parole scelte dall’artista. L’attivista ha poi spiegato su Facebook il senso della sua candidatura: “Il post di Arisa è assolutamente legittimo. Ognuno deve poter gestire il proprio corpo e la propria vita come vuole e come meglio crede”. “Mi ha disturbato il suo specificare nella richiesta di volere un ‘soggetto sanissimo – ha precisato – Potrei provare a giustificarla dicendo che, giustamente, con quel termine intendeva ‘persone prive di MST’.

Oppure, banalmente, ‘non dei casi umani’ problematici. Ho avuto però il sentore che questa mia lettura fosse forzata. Per questo ho voluto candidarmi non solo commentando il suo post ma inviandole anche una mail all’indirizzo indicato… Ho ribaltato la sua prospettiva rendendola fallace”. Poi sottolinea: “La mia candidatura non rappresentava una proposta seria. E’ un modo per sovvertire, con ironia, quel ‘sanissimo’, fingendo di assecondarla in modo serio, proponendole però il contrario di ciò che lei cerca (di certo non una persona con disabilità), eppure mostrandole degli apparentemente validi pro al non esser ‘sanissimo’”.

Arisa (Foto da video)

“Sarei felice se mi rispondesse, potremmo fare qualcosa insieme e sensibilizzare sul tema”

L’attivista disabile ha preso spunto dall’uscita infelice dell’artista per porre l’accento sull’importanza dell’uso dei termini. “Con queste sue parole, Arisa esclude delle persone non per loro colpa, ma perché sono malate o disabili. Mi piacerebbe invece che una persona possa vedere le altre persone per quello che realmente sono. Simpatiche o no, belle o no, sane o no, mi piacerebbe che si riuscisse ad andare oltre, soprattutto da parte di persone che hanno molto seguito sui social.

Ma finché continueremo a inviare messaggi come quello di Arisa (seri o meno che siano), senza avere cura delle parole, saremo ancora lontani da questo”, ha aggiunto. Iacopo Melio non ha ricevuto alcuna risposta dalla cantante. “Sarei felice se mi rispondesse – ha ammesso – Magari questo nostro scambio di messaggi potrebbe essere un’occasione per fare qualcosa insieme e sensibilizzare sul tema”.

L’attivista ha poi concluso il post con una battuta: “Visto che alcuni benefit già li avete letti, se volete candidarvi per un appuntamento potete scrivermi in privato. Magari ci faccio un pensiero, sappiate però che probabilmente la scelta ricadrebbe sulla persona meno ‘sanissima’ di tutte perché, alla fine, avere una spalla alla quale appoggiarci lo trovo noioso, mentre come dico sempre è molto più bello barcollare insieme”.

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