Il donatore di midollo per il piccolo Alessandro si ritira, la famiglia: “Aiuto, non c’è più tempo”

di redazione

Il donatore di midollo per il piccolo Alessandro si ritira, la famiglia: “Aiuto, non c’è più tempo”

| sabato 24 Novembre 2018 - 13:20

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Il donatore di midollo per il piccolo Alessandro si ritira, la famiglia: “Aiuto, non c’è più tempo”

Dopo una lunga ricerca era stato individuato un donatore altamente compatibile per salvare il piccolo Alessandro Montresor, 19 mesi, affetto linfoistiocitosi emofagocitica. Purtroppo si è ritirato, gettando la famiglia nello sconforto. Ora serve un altro donatore, ma non c’è molto tempo: il 30 novembre scade il farmaco che lo sta tenendo in vita.

LONDRA – Sembrava che la sua storia, che aveva raccolto l’interesse e la solidarietà di migliaia di persone, fosse vicina a una conclusione a lieto fine. Invece per il piccolo Alessandro Maria Montresor, 19 mesi, affetto da linfoistiocitosi emofagocitica, la fine dell’incubo è tornata lontana. Alex ha urgente bisogno di un trapianto di midollo osseo compatibile e il donatore compatibile che era stato trovato all’ultimo si è tirato indietro. Forse per paura, anche se ormai la donazione di midollo osseo è una procedura standard e perfettamente sicura.

E adesso si avvicina anche una scadenza, il 30 novembre. giorno in cui il farmaco sperimentale che lo sta tenendo in vita scadrà, terminando il suo effetto: «Dal primo dicembre la malattia potrebbe riprendere il suo corso, e nonostante la commovente gara di solidarietà, il problema dell’assenza di un donatore rimane», spiega la famiglia che è al fianco del piccolo intubato all’ospedale Great Ormond Street di Londra. Questo farmaco al momento ha bloccato la malattia ma per Alex ogni giorno è fondamentale per la ricerca di un donatore che possa salvargli la vita. Dei 2mila profili analizzati nessuno di questi si è rivelato compatibile. E seppur un midollo che era stato individuato, il donatore ha deciso di ritirarsi. La malattia terribile che lo sta uccidendo poco a poco, la linfoistiocistosi emofagocitica, grazie al trattamento con il farmaco, è stata per il momento bloccata, al punto che il piccolo è tornato a casa.

Serve quindi un donatore, che ancora non si trova, malgrado la caccia al profilo adatto prosegua nelle 75 banche mondiali e le commoventi fila a Napoli, Milano e Roma per fare le analisi di compatibilità. Sulla pagina Facebook dedicata alla vicenda del piccolo Alessandro trovate l’elenco degli appuntamenti per fare il prelievo per la compatibilità.

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