Intervista esclusiva rilasciata a IlCorriereDellaSera.it. Il ragazzo vittima dell’agguato all’Axa nella notte di sabato aveva già capito qualcosa: «Mi sento mancare la parte sotto». Il papà Franco: «Gli ho promesso che tornerà a camminare».
«Abbiamo detto a Manuel della sua paralisi, è stato forte come sempre, non ha pianto. Gli ho promesso che tornerà a camminare». Per papà Franco Bortuzzo è arrivato il momento più duro, quello di dire al figlio nuotatore delle sue gravissime condizioni. Il giovane dal suo letto al San Camillo aveva già capito qualcosa:
«Mi sento mancare la parte sotto» aveva detto ai genitori che però l’hanno rincuorato. «Noi non smettiamo mai di sperare e nemmeno lui, lo porteremo in un centro specializzato e lui tornerà alla sua vita. Ora sono felice che sia qui», ha aggiunto commosso il padre.
Il giovane nuotatore ferito sabato notte nel quartiere Axa è in condizioni stabili, sempre ricoverato in terapia intensiva al San Camillo. Le condizioni del diciannovenne restano stabili, ha riconosciuto i genitori e i tanti amici che sono andati a trovarlo, «ha mangiato da solo» ha raccontato il papà Franco, che ha aggiunto:
«Le sue prime parole sono state “voglio andare a casa”», ma il percorso che Manuel ha davanti sarà lungo. «Ce la farà, ce la farà sicuramente, per uno che ha avuto un proiettile nella schiena e dopo tre giorni già mangia da solo, insomma è davvero forte. – dice ancora Franco – domani scioglieranno la prognosi e vedremo le notizie».