Una panoramica sulla malattia di Chagas o tripanosomiasi americana, malattia infettiva provocata da un protozoo flagellato trasmesso principalmente dalle cimici triatomine.
Tipica del Sud America, la patologia può manifestarsi in due forme, acuta e cronica, la seconda delle quali può avere esito fatale a causa di gravi complicanze cardiache. La malattia di Chagas uccide in media 10mila persone ogni anno.
La malattia di Chagas, il cui nome tecnico è tripanosomiasi americana, è una patologia innescata da un protozoo che penetra nell’organismo dell’ospite definitivo (l’uomo o un altro mammifero) principalmente a seguito della puntura di una cimice.
L’infezione, tipica di Paesi del Sud America, ha iniziato a diffondersi nel resto del mondo, soprattutto negli Stati Uniti meridionali, ma sono coinvolti anche Canada, Giappone e Paesi europei come Spagna e Italia. Caratterizzata da una forma acuta e una cronica, la malattia di Chagas può essere asintomatica, di conseguenza in tanti non sanno di esserne affetti.
Poiché il parassita si annida nei tessuti cardiaci e in quelli intestinali, può provocare gravissime complicanze che portano alla morte, come l’insufficienza cardiaca. Molti pazienti vanno incontro a morte improvvisa a causa di fatali aritmie. Tra i sintomi vi sono anche disturbi neurologici, tachicardia, ingrossamento di colon ed esofago, stitichezza e febbre.
Se colta precocemente si può curare agevolmente con due appositi farmaci, ma spesso essa resta in forma cronica presentando il “conto” anche a 20 anni dal contagio.