Torino, il papà picchia la mamma: a 12 anni chiama i carabinieri e lo fa arrestare
I carabinieri di Castellamonte (Torino) hanno arrestato un agente di commercio di 45 anni accusato di maltrattamenti in famiglia. È stato il figlio di 12 anni a chiamare i militari dopo aver assistito a una lite violenta tra i genitori. L’uomo aveva un coltello in tasca quando in casa sono intervenuti i carabinieri.
Torino, il papà picchia la mamma: a 12 anni chiama i carabinieri e lo fa arrestare
I carabinieri di Castellamonte (Torino) hanno arrestato un agente di commercio di 45 anni accusato di maltrattamenti in famiglia. È stato il figlio di 12 anni a chiamare i militari dopo aver assistito a una lite violenta tra i genitori. L’uomo aveva un coltello in tasca quando in casa sono intervenuti i carabinieri.
Con coraggio un ragazzino di dodici anni alcuni giorni fa ha chiamato i carabinieri per impedire che suo padre potesse far del male alla mamma. E con la sua telefonata ha fatto arrestare l’uomo violento. Arriva da Castellamonte, nel Torinese, la vicenda che riguarda appunto un dodicenne e i suoi genitori. Secondo quanto ricostruito, durante una lite tra papà e mamma che stava probabilmente sfociando in qualcosa di più violento, il ragazzo ha chiamato i carabinieri per denunciare il genitore.
Lo ha fatto dopo che lui stesso, a quanto emerso, si era ferito a una mano nel tentativo di difendere la mamma. Così il ragazzino ha preso il cellulare, si è chiuso in camera sua e ha chiesto aiuto. All’arrivo sul posto dei carabinieri la mamma del dodicenne, una casalinga di quarantatré anni, avrebbe tentato di minimizzare ma il marito, un agente di commercio incensurato di quarantacinque anni, è stato trovato con un coltello in tasca ed è stato portato in caserma.
Il padre del dodicenne arrestato per maltrattamenti in famiglia – L’uomo è stato quindi arrestato per maltrattamenti in famiglia e il Gip del tribunale di Ivrea ha disposto anche che non può avvicinarsi ai luoghi frequentati da moglie e figlio. Questi ultimi sono stati entrambi portati al pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè dopo la lite in casa: la donna aveva ferite al volto, alle gambe e all’anca giudicate guaribili in cinque giorni.
Gli accertamenti sul caso dei carabinieri di Castellamonte hanno portato a ricostruire un quadro familiare problematico: la donna avrebbe infatti ammesso che il marito, anche in altre occasioni, l’aveva insultata e percossa. Lei però non aveva mai presentato denuncia e non era nemmeno ricorsa alle cure mediche.