“Il pubblico era tutto con me, è stato il mio festival più bello. Ora voglio continuare a emozionare

di redazione

“Il pubblico era tutto con me, è stato il mio festival più bello. Ora voglio continuare a emozionare

| domenica 10 Febbraio 2019 - 13:01

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“Il pubblico era tutto con me, è stato il mio festival più bello. Ora voglio continuare a emozionare

Sanremo, la vincitrice morale Loredana Bertè: “Il mio festival più bello, il pubblico era tutto con me”

Un quarto posto e il pubblico in sala che la acclama. Una standing ovation per ogni esibizione e una grande onda di affetto. “Ora voglio continuare a salire sul palco ed emozionare”. A fine marzo tornerà in tour
AAlla terza standing ovation, che il pubblico dell’Ariston le ha tributato dopo l’esibizione della serata finale, ha gridato “Vi amo”. Un successo oltre ogni previsione per Loredana Bertè, al Festival con Cosa ti aspetti da me, la piccola tracolla in cui tenere il microfono, ogni sera lo stesso abito ma in una diversa sfumatura di colore, i capelli blu, le gambe ben piantate e ben scoperte e il graffio della sua voce al microfono. Aveva detto “sono venuta per vincere”, torna a casa come vincitrice morale, un quarto posto da tenersi stretto e il pubblico che, al momento della classifica, la invoca gridando “Lo-re-da-na”.

Com’è stato il ritorno al festival?
“Avevo un pezzo fortissimo e qualcosa da dire. Volevo chiudere un cerchio e l’ho fatto nel migliore dei modi. Con tre standing ovation e questo calore da tutto il pubblico è stato indubbiamente il mio Sanremo più bello”.

Che idea si è fatta del festival di Baglioni, del molto spazio dato ai giovani, alla musica nuova?
“Dare spazio ai giovani è giusto, non c’è dubbio, anche se penso che il mestiere s’impari con la gavetta, con il vissuto. Sono felice, ad esempio, di aver ritrovato in gara i miei amici Boomdabash, miei compagni di viaggio la scorsa estate con Non ti dico no, con quel brano abbiamo vinto tutti i premi possibili, abbiamo asfaltato tutti. E’ anche vero che mi sono molto concentrata sulle mie esibizioni, sono venuta puntando alla vittoria. Avrei voluto che almeno una Bertè restasse nella lista dei vincitori di Sanremo”.lla terza standing ovation, che il pubblico dell’Ariston le ha tributato dopo l’esibizione della serata finale, ha gridato “Vi amo”. Un successo oltre ogni previsione per Loredana Bertè, al Festival con

Cosa ti aspetti da me, la piccola tracolla in cui tenere il microfono, ogni sera lo stesso abito ma in una diversa sfumatura di colore, i capelli blu, le gambe ben piantate e ben scoperte e il graffio della sua voce al microfono. Aveva detto “sono venuta per vincere”, torna a casa come vincitrice morale, un quarto posto da tenersi stretto e il pubblico che, al momento della classifica, la invoca gridando “Lo-re-da-na”.

Com’è stato il ritorno al festival?
“Avevo un pezzo fortissimo e qualcosa da dire. Volevo chiudere un cerchio e l’ho fatto nel migliore dei modi. Con tre standing ovation e questo calore da tutto il pubblico è stato indubbiamente il mio Sanremo più bello”.

Che idea si è fatta del festival di Baglioni, del molto spazio dato ai giovani, alla musica nuova?
“Dare spazio ai giovani è giusto, non c’è dubbio, anche se penso che il mestiere s’impari con la gavetta, con il vissuto. Sono felice, ad esempio, di aver ritrovato in gara i miei amici Boomdabash, miei compagni di viaggio la scorsa estate con Non ti dico no, con quel brano abbiamo vinto tutti i premi possibili, abbiamo asfaltato tutti. E’ anche vero che mi sono molto concentrata sulle mie esibizioni, sono venuta puntando alla vittoria. Avrei voluto che almeno una Bertè restasse nella lista dei vincitori di Sanremo”.

Che cosa ha provato quando ha visto il pubblico dell’Ariston scattare in piedi dopo la sua esibizione?
“E’ stata un’esperienza nuova, vedere l’Ariston tutto in piedi credo sia il sogno di qualsiasi artista. E’ successo per tre volte, ed successo a me. Anche Irene (Grandi, ndr) nel duetto è stata fortissima”.

Hanno detto che lei è stata l’unica vera rockstar di tutto il Festival. Che cosa significa, oggi, essere rock?
“Il rock non è solo una musica ma un modo di essere. Di mettere al centro della propria vita la libertà di essere se stessi. Addirittura mi hanno definita la cantante italiana più punk, non solo rock. Devo dire che mi trovo benissimo in queste due definizioni”.

Cosa ti aspetti da me è il titolo della sua canzone. Lei, adesso, cosa si aspetta da Loredana?
“Di salire sul palco ed emozionare. Il palco è la mia valvola di sfogo, il mio habitat naturale. Chiedo moltissimo a me stessa, lo vedrete nel mio LiBerté Tour che riprenderò a fine marzo”.

In molti la davano come favorita.
“Penso di aver portato a Sanremo un pezzo fortissimo e di avere dato tutta me stessa. E ringrazio tutto il pubblico che mi è stato sempre vicino, fin dall’inizio della mia carriera: in questi giorni l’ho sentito tutto con me”.

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