L’ipotesi che il Vesuvio erutti di nuovo è diventata una certezza. E l’esplosione potrebbe essere potentissima. La Protezione civile ha così messo a punto un piano di evacuazione completo in tutti i dettagli per chi vive alle pendici del vulcano più temuto d’Europa.
Mezzo milione le persone “a rischio” – Chi vive nella zona rossa, 550mila persone distribuite nei 18 comuni a rischio, sarà trasferito altrove, in destinazioni ben precise. In particolare i 25mila abitanti di Pompei saranno portati, via mare, dal porto di Salerno alle rive della Sardegna.
Chi monitora minuto per minuto le attività del vulcano noto per la terribile eruzione che risale al 79 d.C. sta mettendo a punto un vero e proprio piano d’emergenza per limitare i danni di quella che potrebbe essere una vera catastrofe.
Inattivo dal 1944 – E’ stato un vulcanologo della New York University a lanciare l’allarme: il Vesuvio, che sonnecchia dal 1944, potrebbe esplodere con una violenza inaudita.
Fortunatamente, secondo i tenici, non si tratterà di un fenomeno improvviso, ma ci saranno segnali che potrebbero durare anche mesi. Sarà quindi possibile prepararsi al peggio.
Ecco così che nel Comune di Pompei sono già scattate le prime riunioni operative. Nel frattempo però tutto tace. Tanto che in questo periodo i turisti possono visitare anche il cratere del monte. Fonte TGCOM24