Imbiancate le cime dall’Alto Adige alla Valle d’Aosta. Coldiretti: “È la punta dell’iceberg di un’estate pazza». Parentesi invernale dopo il giugno più caldo di sempre. E torna addirittura la neve. Fiocchi sulle montagne dell’Alto Adige, nella zona di Solda in Alta Val Venosta: imbiancati il tetto e i tavoli esterni del rifugio Madriccio, punto di partenza per le escursioni di alta montagna nel gruppo dell’Ortles-Cevedale a 2.850 metri.
E nebbia e qualche fiocco bianco anche ai 2.757 metri del passo dello Stelvio. Ma le precipitazioni delle ultime ore hanno imbiancato anche la Valle d’Aosta in media e alta montagna: in base ai dati forniti dall’ufficio neve e valanghe della Regione, la quota neve si attesta a 2.300-2.500 metri, dove i quantitativi vanno dalle semplici «spolverate» a 3-5 centimetri. Infine quindici centimetri di neve fresca accumulata lungo la provinciale del Colle dell’Agnello, in alta valle Varaita, al valico internazionale con la Francia. Non tutti, però, sono contenti. «La neve che sta imbiancando le montagne è la punta dell’iceberg delle anomalie di questa pazza estate — afferma Coldiretti —.
Le perturbazioni di luglio segnano un 2019 che, sottolinea la Coldiretti, è stato caratterizzato da primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio freddo e bagnato e un giugno tra i più caldi. Sono gli effetti dei cambiamenti climatici che, conclude la Coldiretti, si manifestano con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi e spesso traumatici».
Un vortice ciclonico sta attraversando l’Italia da Nord verso Sud Roma. Si è aperta nel peggiore dei modi la settimana. Le prossime 48 ore infatti, saranno a tratti critiche sul fronte meteo a causa di un vortice di bassa pressione che muoverà il suo centro motore dall’alto Tirreno verso Sud condizionando severamente il quadro meteorologico su molte zone del nostro Paese. Ci attendiamo dunque una fase di maltempo caratterizzata da parecchia pioggia, temporali anche forti ed il tanto temuto pericolo di grandine. Il team del sito www.iLMeteo.it avverte che già in queste ore sotto forti piogge e qualche temporale troviamo molte delle regioni settentrionali, soprattutto il Piemonte, la Liguria di ponente, la bassa Lombardia, l’Emilia e l’Ovest del Veneto.
Il cattivo tempo si è comunque spinto verso il Centro Sud in particolare su Toscana, Umbria, Lazio sino alla Puglia e ai settori meridionali della Calabria e sul nord est della Sicilia. Ma il contesto atmosferico continuerà a rimanere fortemente perturbato nelle prossime ore quando altri rovesci temporaleschi di forte intensità e locali grandinate colpiranno il Piemonte, specie il Cuneese e l’astigiano fino all’alessandrino, la Liguria centro-occidentale, l’area emiliana , tutta la Toscana sino all’Umbria e localmente il Lazio fino a Roma: in particolare sulle coste della Toscana e attorno all’Elba possiamo prevedere fino a 100 litri di pioggia su metro quadro,
grandine e colpi di vento e allo stato attuale non possiamo escludere neppure la formazione di trombe marine, fenomeni tanto rari quanto affascinanti, ma pericolosi. La redazione del sito www.iLMeteo.it avvisa che lo spostamento verso Sud del vortice depressionario, manterrà ancora attivo il maltempo per la giornata di domani, ma essenzialmente sui comparti meridionali con piogge e fenomeni temporaleschi che colpiranno in modo più evidente la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia. Sul resto del Nord e del Centro il tempo sarà già migliorato rapidamente con cielo sereno o poco nuvoloso e venti freschi settentrionali. Mercoledì comunque la pressione tornerà ad aumentare su tutta Italia con il ritorno del bel tempo, e da sabato 20 tornerà l’anticiclone africano con una nuova ondata di caldo e afa su gran parte d’Italia.