Si susseguono i bonus partiti con la pandemia, che proseguono ora a causa dell’inflazione. Tutto quello che c’è da sapere
Si fa un gran parlare del bonus da 200 euro. Apprezzamenti, ma anche, come spesso accade in Italia, critiche e polemiche. Ma mentre si discetta di questo o quell’altro, è in arrivo un altro bonus che potrà essere utile contro l’inflazione.
Prima i due anni di pandemia da Covid-19, poi la crisi energetica, adesso la guerra in Ucraina. Dal 24 febbraio, infatti, assistiamo a costanti rialzi, tanto sotto il profilo dei carburanti, quanto sotto quello dei beni di prima necessità, quali il grano. E, allora, in questi anni, i governi italiani che si sono susseguiti hanno continuato a elargire bonus per sostenere la popolazione. Da questo punto di vista, né il Governo presieduto da Giuseppe Conte prima, né quello attuale, presieduto da Mario Draghi, si sono differenziati.
Oggi è on line sul portale dell’Inps il servizio per richiedere l’indennità una tantum da 200 euro: colf, badanti e baby sitter in possesso dei requisiti potranno presentare domanda, o farsi assistere nella presentazione, fino al 30 settembre 2022.
Il bonus, non collegato alla busta paga, sarà erogato direttamente dall’Istituto già a partire dal mese di luglio. È quanto ha recentemente chiarito l’Inps con la circolare n° 73 contenente le istruzioni applicative ed il calendario dei pagamenti che riguardano anche il comparto dei lavoratori domestici, così come previsto dal Dl n°50 (art. 32 comma 8).
Ma è abbastanza ampia la platea di lavoratori e popolazione che potrà avere il bonus da 200 euro. Chi da oggi è intenzionato a presentare domanda autonomamente dovrà seguire la procedura telematica accessibile esclusivamente dal portale dell’Inps previa autenticazione tramite credenziali Spid di livello 2 o superiore, Cie o Cns.
Un nuovo bonus
Quanto ai requisiti, nella circolare viene ribadito che ad avere diritto all’indennità una tantum da 200 euro sono i domestici che alla data del 18 maggio 2022 avevano in essere uno o più rapporti di lavoro regolarmente registrati all’Inps, non titolari di altra tipologia di rapporto di lavoro dipendente.
E ancora, per ottenere l’indennità il domestico non dovrà essere percettore di RdC o titolare di trattamenti pensionistici, pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022 e dovrà avere un reddito personale assoggettabile ad Irpef – per l’anno 2021 – non superiore a 35mila euro al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.
A proposito dei 35mila euro annui di reddito. Il nuovo bonus di cui vi parliamo oggi ha esattamente questa soglia per poter essere chiesto e riscosso. Si tratta della somma di 75 euro, che sarà elargita negli ultimi mesi dell’anno, proprio per combattere l’inflazione galoppante che stiamo conoscendo in questi mesi.
A beneficiare del taglio del cuneo fiscale saranno i lavoratori dipendenti con reddito annuo inferiore ai 35 mila euro. Il bonus sarà riconosciuto sulle ultime quattro buste paga, dell’anno da settembre a dicembre 2022. E, forse, anche sulla tredicesima.