Incidente Alex Zanardi, c’è la svolta

di admin

Incidente Alex Zanardi, c’è la svolta

| venerdì 23 Luglio 2021 - 11:13

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Incidente Alex Zanardi, c’è la svolta

Scorrono i titoli di coda sull’inchiesta relativa all’incidente di Alex Zanardi. Nessuna responsabilità colposa può essere attribuita al camionista che il 19 giugno 2020 con il suo mezzo, si scontrò con l’handbike guidata dall’ex pilota di Formula 1 e leggenda dello sport italiano.

È stata dunque accolta dal gip, nonostante l’opposizione della famiglia di Alex, la richiesta di archiviazione dei titolari dell’inchiesta. Per Ciacci, indagato per il reato di lesioni colpose gravissime, si tratta della fine di un incubo.

Alex Zanardi al momento si trova in una clinica specializzata, dove sta continuando a lavorare duro nel lento percorso di recupero dal gravissimo incidente in handbike. L’icona dello sport azzurro riesce a comunicare con i suoi cari, ma non a parlare e si allena duramente. Nel frattempo l’inchiesta sul terribile scontro con il camion che ha rischiato seriamente di costargli la vita è arrivata al capolinea. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Siena, Ilaria Cornetti, infatti ha accolto la richiesta di archiviazione del procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, e del sostituto procuratore Serena Menicucci, titolari dell’inchiesta.

Questi ultimi infatti avevano chiesto di non procedere nei confronti di Marco Ciacci, ovvero l’autista del tir contro cui si era scontrato con la sua handbike Alex Zanardi, unico indagato per il reato di lesioni colpose gravissime. Una situazione che aveva spinto i parenti di Zanardi ad opporsi, anche sulla base della divergenza tra le varie perizie.

Il legale della famiglia di Alex Covi aveva dichiarato: “C’è stata un’invasione della corsia da parte dell’autocarro che è stata determinante per la reazione di Zanardi, provocando la manovra di sterzo a destra, da cui è conseguita la perdita di controllo del mezzo. Se il camion fosse stato regolarmente all’interno della sua corsia di marcia l’incidente non sarebbe successo”.

Secondo la Procura: “Nella dinamica non ha avuto efficacia causale la posizione dell’autoarticolato sulla carreggiata ed in particolare la circostanza che poco prima dell’impatto, nell’affrontare la curva a sinistra, Ciacci si fosse spostato più vicino alla linea di mezzeria, calpestandola per metà con le ruote anteriori sinistre e oltrepassandola di pochi centimetri con quelle posteriori; con conseguente esclusione di responsabilità penale colposa in capo all’indagato”.

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