Infermieri tirano il bimbo che sta nascendo troppo forte: decapitato. La testa resta nell’utero

di redazione

Infermieri tirano il bimbo che sta nascendo troppo forte: decapitato. La testa resta nell’utero

| venerdì 11 Gennaio 2019 - 09:39

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Infermieri tirano il bimbo che sta nascendo troppo forte: decapitato. La testa resta nell’utero

Come riporta questa mattina il quotidiano online FanPage.it. Il ministro della salute del Rajasthan Raghu Sharma ha ordinato un’inchiesta su uno scioccante incidente avvenuto in una clinica di Jaisalmer, in India. Un neonato sarebbe stato decapitato dagli ostetrici al momento del parto. Due infermieri di sesso maschile sono già stati sospesi.

Secondo le ricostruzioni, il piccolo sarebbe stato tirato fuori “con forza bruta”, lasciando la testolina nell’utero. L’incidente ha scosso il dipartimento della salute dello stato. “I colpevoli saranno puniti e verranno intraprese azioni severe dopo le indagini” ha detto il ministro Raghu Sharma.

Come riporta Times of India, l’incidente è avvenuto il 7 gennaio nella clinica Ramgarh. Pare che al momento del parto non fosse presente un medico, ma solo gli infermieri. Ora sono accusati di morte causata da negligenza e di aver messo in pericolo la vita di una persona.

La madre, la 24enne Deeksha Kanwar, incinta al 7° mese, è stata portata d’urgenza nel vicino ospedale di Jodhpur, dove i medici l’hanno sottoposta ad un intervento per rimuovere la testa del bambino dall’utero.

La donna ha già tre figli. Secondo quanto ricostruito, i due infermieri in un primo momento avrebbero nascosto il corpo del bambino per poi consegnarlo solo dopo un reclamo della polizia a seguito della denuncia dalla famiglia. A quel punto le autorità di Ramgarh hanno presentato un causa contro i due infermieri.

Il direttore del centro di salute medica di Jaisalmer, il dott. B L Bunkar ha detto: “Ho visitato Deeksha Kanwar   ho indagato sulla questione. C’erano due infermieri maschi quando la donna è stata portata al PHC prima di mezzanotte, nella notte tra il 6 e il 7 gennaio: il ginecologo era in congedo, il personale infermieristico ha gestito il caso. Il bambino era per metà fuori, quando la donna è arrivata in clinica. Era un bambino prematuro”.

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