La criptosporidiosi è una malattia dei protozoi causata da piccoli coccidi, ad esempio il Cryptosporidium spp, che colonizzano le cellule epiteliali umane e animali. La criptosporidiosi non è una malattia rara: i tassi di infezione variano tra 0,6 e 2% nei paesi industrializzati e tra 4 e 32% nei paesi in via di sviluppo.
Colpisce i soggetti di tutte le età. È una malattia cosmopolita, che può presentarsi sporadicamente o in forma epidemica (attraverso la contaminazione dei serbatoi di acqua o delle piscine, o attraverso la trasmissione interumana diretta o il contatto con animali infetti, ecc.). La malattia può rimanere asintomatica o manifestarsi come gastroenterite nei soggetti immunocompetenti.
Nei pazienti immunocompromessi la sintomatologia comprende invece diarrea grave, che può essere coleriforme e richiedere diversi mesi di alimentazione parenterale. Le specie principali che colpiscono l’uomo sono il Cryptosporidium hominis, che produce infezioni limitate all’uomo, e il Cryptosporidium Parvum, che infetta anche altri mammiferi (bovini, ovini).
I parassiti hanno un ciclo asessuale all’interno delle cellule intestinali e , successivamente, un ciclo sessuale che porta alla produzione di oocisti infettive. Gli uomini vengono infettati attraverso l’ingestione delle oocisti. Sia l’individuazione dei parassiti nelle feci, sia l’analisi delle biopsie intestinali sono utili per la diagnosi.
Le diagnosi differenziali si pongono con le malattie dovute ad altri coccidi, come la ciclosporosi (si veda questo termine). Nessuna terapia è al momento efficace al 100%. Alcuni trattamenti come la paromomicina e il nitazoxamide sono tuttavia parzialmente efficaci. La terapia a base di rifaximina sembra al momento quella più efficace.
La prevenzione mira a ridurre il rischio di contaminazione da oocisti, rispettando le raccomandazioni sull’igiene alimentare e evitando l’ingestione di cibo o di acqua potenzialmente contaminati dalle feci. Lo stato immunologico dei pazienti e la gravità e la prognosi dell’infezione da Cryptosporidium sono strettamente correlati. La criptosporidiosi può portare a morte, quando l’infezione insorge in un soggetto immunocompromesso, mentre può essere benigna nei soggetti immunocompetenti.