L’ex pm è stato fermato ieri all’aeroporto di Roissy: cercava di imbarcarsi su un volo per l’Italia ma era “troppo ubriaco”. Informato il consolato: è ripartito qualche ora dopo
“È troppo ubriaco per volare”.
E così gli agenti, che operano all’aeroporto di Roissy, ha vietato ad Antonio Ingroia di salire a bordo. A dare la notizia è stata Repubblica che ha anche spiegato come il consolato sia stato immediatamente informato il consolato italiano di quanto stava accadendo nello scalo parigino.
Solo dopo qualche ora è stato, infatti, concesso all’ex pm il rientro in Italia.
Ingroia sarebbe stato fermato ieri. Si trovava all’aeroporto di Roissy e stava cercando di imbarcarsi su un volo che lo avrebbe riportati in Italia quando, come riporta appunto Repubblica, “il personale della compagnia aerea” si è visto costretto a far intervenire gli agenti aeroportuali perché l’ex magistrato antimafia era “visibilmente in stato di ebbrezza”.
Questi lo hanno, quindi, bloccato proprio mentre stava salendo a bordo dell’aereo. Quando lo hanno è stato così costretto a tornare indietro, secondo fonti aeroportuali sentite da Repubblica, Ingroia non si sarebbe apposto in alcun modo.
E, davanti al rifiuto di imbarco, avrebbe acconsentito a seguire gli agenti e a seguirli, senza opporre resistenza, in una zona dell’aeroporto non lontano dai gate d’imbarco. Subito dopo è stato contattato il consolato italiano a Parigi per avvertirlo di quanto stava succedendo.
Qualche ora dopo, non appena ha “ripreso i sensi” ed è stato quindi “in grado di viaggiare per rientrare in Italia”, Ingroia ha potuto prendere un volo per tornare a casa.