Un paziente di 64 anni colpito da pseudo-aneurisma al ventricolo sinistro è stato operato con un successo grazie a una tecnica rivoluzionaria, che non necessita di anestesia e chirugia tradizionale. L’operazione, eseguita dall’equipe di emodinamica dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, ha conquistato il primo posto come miglior caso clinico al congresso della Società Italiana di Cardiologia.
Grazie a una tecnica pionieristica senza anestesia e senza chirurgia tradizionale (uso del bisturi) è stata salvata la vita a un paziente colpito da uno pseudo-aneurisma al cuore, nello specifico al ventricolo sinistro. L’eccezionale intervento, il primo al mondo di questo genere, è stato eseguito dall’equipe di Emodinamica dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso guidata dal professor Carlo Cernetti, primario del reparto di Cardiologia.
Lo pesudo-aneurisma, una dilatazione del tessuto cardiaco che avrebbe potuto innescare una fatale emorragia, è stato chiuso con una speciale “molletta” introdotta attraverso l’arteria femorale (dalla gamba) e applicata con una piccola sonda. Il paziente sottoposto all’innovativo intervento, un sessantaquattrenne che aveva sviluppato il pericoloso pseudo-aneurisma in seguito a un trattamento chirurgico, è stato dimesso dal nosocomio ed è in salute.
L’operazione è risultata così efficace e rivoluzionaria che è stata premiata a larghissima maggioranza (75 percento dei votanti) al primo posto della tradizionale “competizione” scientifica fra casi clinici che si svolge in seno al congresso nazionale della Gise – Società Italiana di Cardiologia. Quello che ha visto trionfare l’emodinamica trevigiana – il 39° nella storia dell’associazione – si è svolto tra il 16 e il 18 ottobre al MiCo Congress Center di Milano, ed è stato presentato dalla dottoressa Elena Guerra.
“Esprimo le congratulazioni al dottor Cernetti e ai suoi collaboratori per un successo a livello nazionale meritatissimo. È un’affermazione importante; non per mera soddisfazione, ma perché riconosce l’alto livello dei nostri professionisti e di quello che viene fatto ogni giorno in questi reparti a beneficio dei cittadini affidati alle nostre cure”, ha dichiarato il dottor Francesco Benazzi, Direttore Generale dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana.
Recentemente in Italia sono stati eseguiti altri pionieristici interventi cardiaci; i medici del Mauriziano e dell’Ospedale Molinette Città della Salute di Torino, ad esempio, hanno ricostruito la valvola mitrale di un paziente senza fermarne il cuore e senza utilizzare la circolazione extracorporea. Sempre gli specialisti delle Molinette hanno rimosso un tumore al cuore di un paziente senza aprire il torace, grazie a una tecnica chiamata “sistema di circolazione extracorporea veno-venosa ad alti flussi” basata sull’aspirazione della massa attraverso una sonda inserita dall’arteria femorale.