L’agenzia di rating Fitch, in seguito al suo outlook del mese di settembre, ha effettuato una revisione al ribasso per quanto riguarda le stime del Pil di vari paesi del mondo relative al 2020, una lista nella quale si trova inclusa anche l’Italia. Per quanto riguarda complessivamente l’Eurozona è previsto un calo del 9%, in crescita rispetto all’8% stimato in precedenza; una crescita che dovrebbe registrarsi anche in Gran Bretagna, dove si passa da una stima del 9% ad una dell’11,5%.
“Ci aspettano uno shock sulla disoccupazione in Europa; le aziende tagliano gli investimenti e il distanziamento sociale sta continuando a frenare i consumi privati”, ha spiegato il capo economista di Fitch Brian Coulton, come riportato da “Agi”. Negli Stati Uniti l’agenzia di rating prevede invece un calo del 4,6%, una stima più bassa rispetto a quanto si temeva (ovvero un – 5,6%). Segnalate anche le previsioni per la Cina, che potrebbe crescere del 2,7%. (Continua…)
Cina che resta l’unica esclusa dalla previsione nera che riguarda i mercati emergenti: si sale da un 4,7% ad un 5,7%, essenzialmente per via delle pesanti stime relative al pil dell’India. Entro il prossimo marzo 2021, infatti, Fitch stima che si potrebbe passare da un – 5% fino addirittura al – 10,5%.
Cosa dovrebbe accadere invece in Italia? Le previsioni sul calo del prodotto interno lordo sono in lieve calo, passando da un – 9,5% (mese di giugno) ad un – 10%. “Se la ripresa negli Stati Uniti e in Europa dovesse proseguire al ritmo degli ultimi due mesi il Pil tornerebbe molto presto ai livelli precedenti al virus”, spiega Fitch. Si arriverebbe così al “tanto discusso rimbalzo a ‘V’ come è stato visto in Cina”. L’agenzia di rating anticipa comunque che si tratta di una stima “troppo ottimistica” e che pertanto la ripresa economica potrebbe verosimilmente “rallentare nel quarto trimestre”. (Continua…)
“Il Pil è sceso più di quanto ci aspettassimo nel secondo trimestre, contraendosi del 12,8% rispetto a una nostra previsione dell’8,2% a giugno”, spiega un report. Dopo la fine della chiusura del Paese imposta dal governo “l’attività economica si è ripresa rapidamente, e questo potrebbe portare a un forte rimbalzo nel terzo trimestre”. Ciò nonostante”c’è stata una certa perdita di slancio di crescita nelle ultime settimane. E’ importante sottolineare che le nostre previsioni non tengono ancora conto di eventuali spese derivanti dall’approvazione del fondo di recupero dell’Ue da 750 miliardi di euro”, spiega ancora Fitch come riportato da Agi.
Le stime sulla crescita per il 2021 sono tuttavia in rialzo per quanto riguarda l’Italia: Fitch calcola un + 5,4% (rispetto al precedente + 4,4%), ed un + 2% per il successivo 2022. Alla voce consumi, in opposizione ad un drastico calo nell’anno in corso (- 9,8%) potrebbe arrivare un rimbalzo a + 5,6% nel 2021. Disoccupazione in salita: dall’11,4% del 2020 si passerà all’11,7% il prossimo anno.