Jessica Alves si vuole sottoporre a nuove operazioni. A due anni dall’inizio del suo percorso di transizione e dopo gli innumerevoli interventi chirurgici fatti per alterare il suo aspetto, l’ex star di Celebrity Big Brother ha rivelato al magazine Nuovo Tv di voler fare un trapianto di utero.
Dopo ben 75 operazioni Jessica Alves ha dichiarato di voler aggiungere gli ultimi tasselli alla sua identità:
Adesso che sono donna mi faccio impiantare un utero e partorisco. Sono prontissima così potrò dare alla luce un bambino e tenerlo tra le braccia. Questa è un’operazione molto forte e lo so benissimo. Però io sogno di vivere la maternità. Se mi nascerà una femmina la chiamerò Barbara in onore della nostra d’Urso!
Ma non è tutto. La donna si è recentemente recata in Thailandia per un altro intervento: un lifting completo per la riduzione del volume della testa e un cambio del tono della voce:
La mia voce attuale è considerata androgina. Non è una voce maschile ma non è nemmeno una voce femminile che lascia le persone molto confuse al telefono perché non sanno se stanno parlando con un uomo o una donna.
Alves ha spiegato che desidera sottoporsi a queste due operazioni, oltre al trapianto dell’utero, perché per lei “È molto estenuante correggere sempre il tono e l’intonazione della mia voce quando parlo con le persone o quando sono ad un appuntamento, perché penso che la mia voce sia l’unica cosa che tradisce il fatto che sono un trans donna”.
Anche a livello professionale tutto questo incide e le crea problemi:
Ho rifiutato molte offerte di lavoro per ruoli televisivi in cui devo parlare molto perché non mi piace la mia voce e ne va molto della mia fiducia. Attualmente la maggior parte dei programmi Tv che faccio sono in Brasile, Germania e Italia e quelli sono contratti a lungo termine che devo rispettare anche se odio la mia voce e non voglio parlare molto. Avere un intervento chirurgico di femminilizzazione della voce mi darà molta più fiducia per fare più programmi Tv. Questa è una cosa che volevo fare da tempo. Sono certa che cambierà tutto.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli.