La sentenza del processo è arrivata: “Johnny Depp fu diffamato dalla ex moglie Amber Heard”. L’attrice condannata a pagare un complessivo di 15 milioni di dollari per diffamazione.
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La sentenza del processo per diffamazione di Johnny Depp contro Amber Heard è arrivata. L’attore è stato effettivamente diffamato dalla sua ex moglie al tempo. Amber Heard è stata condannata a un risarcimento di 10 milioni di dollari più altri 5 milioni di dollari per un complessivo di 15 milioni di dollari. Il verdetto della giuria letto ad alta voce ha definito “malizioso” l’atteggiamento di Amber Heard.
Ad Amber Heard 2 milioni di dollari di risarcimento
Tuttavia, i 5 milioni per diffamazione riconosciuti dalla corte sono stati ridotti dal giudice a 350mila dollari nel rispetto del tetto legale dello stato della Virginia. La giuria ha assegnato a Heard 2 milioni di dollari di risarcimento danni per la domanda di controquerela dopo che l’avvocato di Depp definì le sue accuse “una bufala”.
Johnny Depp assente per motivi di lavoro
La giuria aveva già raggiunto un verdetto nel processo per diffamazione tra Johnny Depp e Amber Heard . Tuttavia, la giuria è stata rimandata in aula perché non aveva compilato l’importo dei danni. Questo ha presupposto che i giurati hanno ritenuto da subito qualcuno responsabile per diffamazione, anche se non è stato rivelato chi, in prima istanza. Frattanto, una piccola folla si è radunata fuori dalla corte di Fairfax in Virginia con cartelli e scritte in onore a Johnny Depp. L’attore è stato assente per motivi di lavoro.
Il processo: Johnny Depp contro Amber Heard
Arriva così alla conclusione la battaglia legale durata sei settimane, passate al vaglio da una giuria formata da sette uomini e donne, la cui identità rimarrà segreta per un anno. Tante le testimonianze, gli audio, i video, gli sms e gli scambi su whatsapp portati da entrambe le parti. Le arringhe conclusive degli avvocati di Depp, Ben Chew e Camille Vasquez, con quelle dei legali della Heard, Benjamin Rottenborn ed Elaine Bredehoft, hanno concluso la giornata di venerdì scorso con un rimando alla giornata di oggi per la sentenza definitiva. Al centro, una richiesta di 50 milioni di dollari da parte del divo di Hollywood per essere stato diffamato con un articolo sul Washington Post contenente accuse di violenze domestiche, con una contro richiesta dell’attrice di 100 milioni per essere stata definita ‘una bugiarda’.
La storia d’amore e il divorzio
Johnny Depp e Amber Heard si sono conosciuti nel 2009 sul set di The Rum Diary. In occasione del tour promozionale, entrambi hanno rilasciato dichiarazioni che lasciavano presagire un sentimento. Il matrimonio arriva nel 2015, ma a maggio del 2016 la Heard chiese prematuramente il divorzio. Giunto al suo termine con un’emanazione di un’ordinanza restrittiva nei confronti dell’attore dopo aver appurato la veridicità di alcuni lividi portati in tribunale dalla moglie, quest’ultima avrebbe ottenuto 7 milioni di dollari come parte del divorzio.
Le accuse e le arringhe difensive
Nel 2018 esce l’articolo sul Washington Post a firma Amber Heard, finito al centro della causa di diffamazione intentata da Depp nei suoi confronti in Virginia, con l’aggravante di un danno ingente alla carriera. Nello scritto in questione, l’ex marito non veniva mai menzionato, a fronte di parole molto dure e sofferenti: “Due anni fa sono diventata una figura pubblica che rappresentava la violenza domestica, e ho sentito tutta la forza della collera della società nei confronti delle donne che non restano in silenzio e parlano”. “Non ho mai picchiato Amber Heard, né ho mai picchiato nessuna donna in vita mia”, ha replicato il divo di Hollywood durante il processo iniziato l’11 aprile, “Ci sono stati litigi e cose del genere, ma io stesso non sono mai arrivato al punto di colpire Miss Heard in alcun modo”.
Prove e testimonianze si sono susseguite fino ad oggi, giorno in cui la giuria ha decretato l’epilogo di questa triste vicenda coniugale, che è diventata un love drama commentato sui social nemmeno fosse una soap. Qualcosa che ha scatenato il sistema delle tifoserie, a volte inficiando la serietà delle argomentazioni portate alla sbarra.