Il rinomato attore di Hollywood si ritrova ancora una volta al centro di un polverone mediatico causato dal processo che lo vede protagonista contro la sua ex moglie Amber Heard.
Johnny Il 12 Aprile 2022, presso il tribunale di Fairfax, in Virginia, è cominciato l’ennesimo processo per le accuse di diffamazione rivolte dall’attore
Johnny Depp alla ex moglie e attrice Amber Heard con una richiesta di risarcimento che ammonta alla modica cifra di 50 milioni di dollari
e la possibilità, in caso di vittoria, di addossare alla parte soccombente le spese legali.
È bene ricordare che già nel 2016 Amber Heard aveva chiesto il
divorzio e denunciato Johnny Depp per violenza domestica e percosse,
presentandosi in tribunale con un livido in viso dicendo che a
causarglielo fosse stato il marito lanciandole addosso un telefono.
Venne quindi emanato un ordine restrittivo nei confronti dell’attore e
successivamente venne effettuato un processo in cui Amber riuscì ad
ottenere un compenso di 7 milioni di dollari come parte del divorzio.
Nel 2017 le pratiche per il divorzio furono terminate e nell’accordo
finale venne inserita una clausola che proibiva ad entrambi di parlare
in modo negativo del matrimonio.
Ad oggi entrambi si ritrovano in tribunale poiché il signor
. Depp ha querelato la ex moglie per diffamazione per un’ intervista in cui l’attrice parlava del suo matrimonio (nonostante non abbia fatto nomi, era lampante il collegamento all’attore). Proprio in queste ore, durante una delle ultime sedute del dibattito, l’attore ha ricordato senza troppa enfasi che è stato grazie ai suoi contatti con i produttori della Warner Bros che la Heard è riuscita ad avere una parte come protagonista nel film “Aquaman”.
Tra l’altro poche ore fa ha testimoniato in una deposizione video Terence Dougherty, consigliere generale dell’American Civil Liberties Union (ACLU), il quale ha spiegato sotto giuramento che l’intervista in cui la Heard accusa indirettamente Depp di violenza domestica è stato “concordato nell’uscita sul giornale per sfruttare il rilascio in sala di Aquaman”.
L’ACLU era stata coinvolta nell’ideazione, nella stesura e nella pubblicazione dell’articolo che poi è diventato l’oggetto per il quale è scattata la causa di diffamazione intentata da Depp alla Heard. In queste ore il processo è ancora in atto, con una durata di sei settimane, è sicuramente non mancheranno colpi di scena e dichiarazioni che faranno discutere.