Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un sarebbe in coma dopo aver passato alcuni dei suoi poteri alla sorella. Lo afferma la stampa sudcoreana citando un collaboratore dell’ex presidente Kim Dae-jung. Secondo Chang Song-min, questo il nome dell’ufficiale di Seul, “sono convinto che sia in coma, ma non è ancora morto: la successione non è stata ancora completata, quindi Kim yo-jong (la sorella minore, ndr) viene portata alla ribalta perché non ci può essere un vuoto di potere prolungato”.
Pochi giorni fa era stato annunciato che il dittatore, pur conservando il potere assoluto, avrebbe ceduto gradualmente alcuni dei suoi compiti a Kim Yo-jong “per alleviare lo stress”. Come un fulmine a ciel sereno che sa di dejà-vu è la notizia che il supremo leader della Corea del Nord Kim Jong-Un è in coma. A diffondere la notizia un diplomatico sud-coreano. (Continua…)
Non è la prima volta che sulle condizioni di Kim Jong-Un circolano notizie allarmanti, proprio nei mesi clou della diffusione del Coronavirus, mentre mezzo mondo era in lockdown, era stato reso noto che il leader Nord-coreano non era sopravvissuto ad un intervento al cuore e si trovava in stato vegetativo. All’epoca dei fatti era stato anche reso noto che a succedergli sarebbe stata l’amatissima sorella Kim Yo-Jong.
Kim Jong-Un è in coma
Una notizia dai toni sensazionalistica arriva dalla Corea del Sud e fa tremare quella del nord. Secondo quanto riferito da un noto diplomatico, Chang Song-min, il leader supremo della Corea del Nord è in coma. Chang Song-min è stato per anni vicinissimo all’ex presiedente Kim Dae-jung e quindi ritenuto fonte attendibile. Secondo quanto da lui riferito e ripreso da più testate come il Daily Mail e The Mirror, Kim è grave e il DPRK nasconde l’entità dello stato di salute del leader. Secondo Chang Song-min, il leader non è ancora morto, ma non sembra prossimo alla ripresa. (Continua…)
Tutto pronto per l’ascesa di Kim Yo-Jong
Chang Song-min ha poi aggiunto che è tutto pronto per la successione di Kim Yo-jong, anche se per la sorella preferita del leader supremo non è stata creata una vera e propria struttura governativa, ma il vuoto politico non può durare a lungo, per questo la sua ascesa avvera quanto prima. A chi fa notare che Kim Jong-Un ha fatto diverse apparizioni pubbliche, Chang Song-min contesta affermando di essere ciecamente convinto che si tratti in realtà di foto vecchie e che sono mesi che il leader non presenzia ad eventi importanti. Per quanto riguarda la presenza di Kim a un incontro di gabinetto, Chang Song-min ha concluso che nemmeno l’agenzia Reuters è stata in grado di verificare la veridicità dell’immagine.
Il sospetto dalle poche apparizioni
Secondo un’analisi effettuata da Reuters, le apparizioni pubbliche di Kim Jong-un sono state 27 nell’ultimo anno; poche per il leader. Una condizione che ha generato diversi sospetti, fortemente motivati dalla spiegazione. La moria di apparizioni pubbliche del leader è stata motivata dalle misure precauzionali previste per l’emergenza Coronavirus; strana spiegazione, fa notare Reuters, per un Paese a zero casi. Per questo motivo ha iniziato a circolare il sospetto che il Coronavirus fosse solo un escamotage per nascondere le effettive condizioni di salute di Kim Jong-un. Un mistero, quello sulle effettive condizioni di Kim Jong-Un che continua ad essere alimentato dalle sue assenze, che si rivelerà una notizia smentita come lo scorso aprile? Per saperlo occorre attendere una riapparizione del leader o un commento del Comitato.