La famiglia di Luca Trapanese si allarga. L’assessore al Welfare del Comune di Napoli che nel 2017 da single ha prima preso in affido e poi adottato Alba, una bimba affetta dalla sindrome di Down rifiutata da 30 famiglie, ha lasciato la figlia a bocca aperta.
Luca Trapanese si è presentato al cospetto della bimba con in braccio una cagnolina di pochi mesi. Alba ha accolto la nuova arrivata con amore ed entusiasmo e sul nome da darle ha subito avuto le idee chiare. La new entry di casa Trapanese si chiama Nana. Alba e Nana sono già inseparabili e, come si evince da un video condiviso sui social, la bimba ha coinvolto la sua amica a quattro zampa nella lettura di Pinocchio.
“L’amore che sprigiona questo video è infinito. Che bello vedere Alba felice”
I follower di Luca Trapanese hanno dato il benvenuto a Nana: “Siete un esempio per tutti”, “Alba che legge Pinocchio a Nana mi ha aperto il cuore”, “Ho pianto, due cucciole e un papà stupendo”, “Una bimba cresciuta con amore non poteva che essere così”, “E l’amore si moltiplica”, “Super papà”, “L’amore che sprigiona questo video è infinito. Che bello vedere Alba felice”, “Il mondo dovrebbe essere pieno di papà come te”.
Nel 2017 la vita di Luca Trapanese è cambiata per sempre
Nato e cresciuto a Napoli in una famiglia numerosa e tradizionale, Luca Trapanese ha dedicato la sua vita al volontariato fondando associazioni e ideando progetti per i suoi ragazzi speciali. Vulcanico e visionario, profondamente credente e dichiaratamente omosessuale, Luca non si è fermato neppure davanti agli ostacoli incontrati nel realizzare il suo desiderio di diventare papà da single. Il 29 luglio 2017 la sua vita è cambiata per sempre. Trapanese ha preso per la prima volta in braccio Alba, una bimba bionda con gli occhi azzurri lasciata dalla madre in ospedale.
“Appena ho preso in braccio Alba, ho detto ‘è mia figlia’”
“Io ho scelto Alba. Volevo una figlia disabile – raccontò a “Domenica In” – Perché per me la disabilità è diversità, quindi è ricchezza. Non è qualcosa di cui vergognarsi. Nel momento in cui diedi disponibilità, la giudice mi disse che c’era precedenza per le coppie, lo disse quasi dispiaciuta. Alba era perfetta per l’adozione perché era caduta la patria podestà dei genitori, perché lasciata in ospedale, perché piccola. Mi sono messo in panchina, quindi, ad aspettare. Dopo un po’ mi chiamano: ‘Venga a prendere il decreto perché le daremo Alba’. Corro in tribunale, avevo i pantaloncini corti e non potevo entrare, faceva caldissimo, era luglio. Compro un pantalone in un negozio vicino e vado a prendere questo decreto, temporaneo per l’estate, in attesa di cercare una famiglia per Alba. Questo perché ero single. Alba aveva trenta giorni, appena l’ho presa in braccio ho detto ‘è mia figlia’. Sapevo che non sarebbe andata da nessuna parte e che sarebbe rimasta con me (…) Grazie ad Alba oggi mi sento un uomo felice e lei mi renderà felice per quello che è, anche se non diventerà un grande ingegnere”.
“Se hai un figlio disabile vieni visto come uno sfigato, uno sfortunato”
Ospite di Caterina Balivo a “Vieni da me”, Luca Trapanese spiegò di non voler giudicare le coppie che hanno rifiutato Alba perché affetta dalla sindrome di Down: “Oggi dobbiamo interrogarci sul perché abbia avuto tanti ‘no’. La disabilità spaventa, c’è molta solitudine. Se hai un figlio disabile vieni visto come uno sfigato, uno sfortunato. La società è molto impreparata. Nella vita ci sono delle imperfezioni e bisogna preparare ed educare le persone a questo. Per me l’imperfezione rende Alba ancora più bella”.
Luca Trapanese e La morte del fratello Francesco
A marzo del 2022, Luca Trapanese ha perso il fratello Francesco, detto Checco. “Undici anni fa conosco Florinda, mamma di Francesco, un mio quasi coetaneo affetto da un ritardo – confessò nel 2020 a “Vieni da me” – Florinda si chiedeva cosa ne sarebbe stato di lui alla sua morte. Era figlio unico, era stato adottato. La legge italiana mi ha consentito di essere adottato da Florinda, di non perdere i diritti e i doveri nei confronti dei miei genitori che amo e di diventare fratello di Francesco. Poi è arrivata Alba che ha due nonne, gli zii. Io dico che siamo una vera famiglia disabile, originale”.