La lettera di mamma Silvana: “Hanno espiantato gli organi a mio figlio ma lui era vivo, non vi perdono”

di redazione

La lettera di mamma Silvana: “Hanno espiantato gli organi a mio figlio ma lui era vivo, non vi perdono”

| giovedì 14 Marzo 2019 - 18:11

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La lettera di mamma Silvana: “Hanno espiantato gli organi a mio figlio ma lui era vivo, non vi perdono”

Non vi perdono. Tutti abbiamo assassinato mio figlio con l’espianto – da Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente.Pubblichiamo la lettera di Silvana Mondo, mamma di Paolo, Consigliera Nazionale Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente. Mio figlio Paolo 19enne, è stato macellato a cuore battente dopo essere stato abbandonato per ore nel corridoio del Pronto Soccorso dell’ospedale di Trieste e poi sequestrato nella rianimazione del “Cattinara”, ma non per salvarlo.

Nessuna terapia è stata eseguita prima del verdetto di morte, neanche una radiografia del cranio; non si conosce l’ora della TAC necessaria per una diagnosi e cura, né l’ora della consulenza del neurochirurgo, ma ancor più terribile la dichiarazione di “morte cerebrale” è stata stilata su Paolo curarizzato e sedato con più farmaci che impiegano ore per essere eliminati. Come hanno potuto valutare la respirazione spontanea addormentato e paralizzato?A noi genitori non è permesso di capire cosa sta succedendo. Il verdetto sanitario cala crudele e senza spiegazioni: Paolo è morto (sic).

Ci hanno sottoposto un modulo prestampato per la donazione d’organi senza dirci che l’espianto avviene a cuore battente e sangue circolante. 
Sconvolti siamo caduti nella trappola dei medici predatori: maledetta firma! Non mi perdono.  Al nostro Paolo hanno espiantato prima le cornee poi il cuore, il fegato, i reni, in 7 ore di tortura sotto farmaci paralizzanti per contrastare le contrazioni del corpo.TNon vi perdono infami vertici della sanità che strutturate la società del crimine legalizzato sotto l’egida della scienza e del “salviamo le vite”. 

Non vi perdono tecnici della finta “morte cerebrale” (anestesisti-rianimatori, medici legali, neurofisiopatologi, espiantatori, trapiantatori, infermieri, ferristi, coordinatori…) accolita di delinquenti lautamente pagati. Non vi perdono manipolatori delle emozioni che mi avete strappato quella firma per pararvi il culo e scaricare su di noi genitori ingannati la responsabilità. Non vi perdono pennivendoli asserviti alla propaganda per la donazione di organi che per un piatto di fagioli persistete nell’ingannare i cittadini scrivendo che l’espianto è “dopo la morte” senza precisare che il prelievo è a cuore battente e sangue circolante da un vivo che ha perso la coscienza.

Non vi perdono medici che sapete e tacete, incapaci di rivendicare l’obiezione di coscienza. Non vi perdono Politici del Parlamento asserviti ai Comitati d’affari, che avete votato la ridefinizione di morte a cuore battente per favorire il business degli espianti-trapianti. Giudici e giuristi palesemente ciechi, sordi e muti di fronte al crimine istituzionale. Non vi perdono preti di una Chiesa corrotta che finge di difendere la vita ma lascia macellare i deboli in coma, incoerente e collusiva con la finta “morte cerebrale”. Non vi perdono trapiantati che pur sapendo, come cannibali vi siete cibati degli organi altrui. 

Non vi perdono voi in lista d’attesa che “pregate” Dio e i santi perché un incidente vi porti organi.Non vi perdono volontari per la donazione, finanziati dallo Stato, per portarci dritti al boia. Non vi perdono cittadini italiani piegati all’ignavia utilitaristica, ridotti a merce senz’anima ribelle. Dobbiamo emulare George Pickering del Texas che per difendere il figlio dall’espianto si è barricato nella sua stanza d’ospedale, armato di pistola? Ora il figlio è perfettamente in salute.Silvana Mondo – Mamma di Paolo. Consigliera Nazionale Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente.

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