Cinzia Primatesta, moglie dello chef Cannavacciuolo, racconta al Corriere della Sera degli inizi in cucina, e in amore, in compagni dell’uomo che sarebbe diventato il suo compagno di vita.
“Quando ce lo propose, eravamo in macchina fermi a un semaforo. Avevo 20 anni ma me lo ricordo bene. Eravamo davanti a Villa Crespi. Fu un segno.
Con Tony siamo diventati subito amici, poi lui è partito per fare esperienze in giro. Lo andavo a trovare sempre. Senza quella mia determinazione iniziale ci saremmo persi”
“Oggi solo qui siamo in 54 e nell’intero gruppo gestiamo 130 persone. Ma quando abbiamo aperto eravamo in 15 a fare tutto. Finivamo sempre oltre l’una di notte. Senza mai giorno di chiusura.
Sono stati anni durissimi. Anche se sono contenta di essermi sacrificata tanto. Tony ha sofferto lo stress. E così è ingrassato. Quando l’ho conosciuto pesava 82 chili per un metro e novanta di altezza. Era magro”.
“Ce l’ho portato io. Pensavo che la televisione ci avrebbe aiutato a crescere. (…) Quando gli proposero di fare la prima edizione di Masterchef, disse: “Ma che è questo Masterchef?”. Io lì non fui abbastanza pronta a convincerlo. Quando però da Endemol lo cercarono per proporgli Cucine da incubo, presi io la telefonata. Gli riferii che volevano fargli un provino a Roma, mi rispose che avrebbe valutato solo se fossero venuti loro qui”