La storia dei Dionne: cinque gemelle nate per soffrire

di redazione

La storia dei Dionne: cinque gemelle nate per soffrire

| venerdì 15 Marzo 2019 - 12:07

Condividi su:

Facebook Twitter
La storia dei Dionne: cinque gemelle nate per soffrire

Nel 1934, nello stato dell’Ontario in Canada, nacquero le cinque gemelle Dionne, destinate a una fama amara che gli avrebbe procurato sfruttamenti e infelicità. Prima che gli studi sulla fertilità evidenziassero la non sporadicità delle nascite plurigemellari, il verificarsi di queste veniva celebrato come un evento eclatante, più unico che raro.In questo contesto, quando le cinque gemelle Dionne vennero al mondo, il loro bene divenne secondario, mentre venne messo in atto un piano per renderle un vero e proprio fenomeno mediatico. I loro nomi erano Cécile Marie Émilda, Émilie Marie Jeanne, Marie Reine Alma, Yvonne Édouilda Marie e Anette Lillian Marie, e nacquero dall’unione di Oliva-Edouard ed Elzire Dionne, genitori di altri quattro figli. Le gemelle, poiché nacquero premature di due mesi, vennero affidate alle cure del Dottor Dafoe. Il medico, a capo di una clinica neonatale, si mostrò subito dubbioso circa le possibilità di sopravvivenza delle bambine, ma le loro condizioni si stabilizzarono notevolmente. La notizia della loro sopravvivenza cominciò a diffondersi in tutto l’Ontario, rendendole le neonate più famose dello stato.

Sebbene la loro fama crescesse di giorno in giorno, così non fu per le finanze della famiglia Dionne, la quale, per via di un provvedimento del governo statale, si vide sottrarre la custodia delle gemelle dopo solo quattro mesi dalla nascita, poiché ritenuta incapace di provvedere alla loro salute. Le piccole vennero affidate al Dottor Dafoe, rimanendo però in parte sotto tutela paterna. Si dice che il governo dell’Ontario avesse sviluppato interesse per il caso delle bambine Dionne, le quali avrebbero richiamato numerosi turisti, incrementando l’economia dello stato federato. Sottratte quindi alla famiglia, le gemelle vennero portate al “Dafoe Hospital and Nursery”; qui vennero ospitate in un’ala per loro appositamente progettata dal Dottor Dafoe, il quale aveva piani precisi per le loro routine giornaliera e per il loro futuro.

Qualche tempo dopo, il padre delle piccole aprì un chiosco di souvenir, il “Quintland”, nei pressi dell’ospedale, dove avrebbe venduto immagini autografate dalle gemelle, bambole con le loro fattezze, e sassi provenienti dalla fattoria Dionne, spacciati come amuleti per la fertilità. Lo sfruttamento delle bambine era solo all’inizio. Le giornate delle cinque gemelle erano scandite da tempi ben precisi e da azioni quasi meccaniche, dettate dal Dottor Dafoe. A parte lo staff ospedaliero, le bimbe avevano raramente contatti con altre persone, fatta eccezione per i visitatori (tra il 1936 e il 1943 pare furono circa 3.000.000), i quali potevano osservarle giocare in una porzione delimitata di giardino esterno.

Durante gli anni di permanenza al Dafoe Hospital and Nursery, le piccole vennero continuamente testate ed esaminate clinicamente, il relazione agli studi sulla fertilità. Inoltre, il Dottor Dafoe le scelse come testimonial per le pubblicità di alcuni suoi prodotti, che videro un notevole incremento delle vendite. Nel 1943, dopo numerosi atti giudiziari, la famiglia Dionne riottenne la custodia delle cinque bambine e così i loro fondi fiduciari. Questi ultimi vennero a loro sottratti dai genitori, i quali li utilizzarono per migliorare le condizioni di vita della famiglia intera. I Dionne acquistarono una nuova casa di ben venti stanze a pochi passi da Quintland, dotata di comfort considerati di gran lusso per l’epoca.
Mentre i Dionne dicevano di voler integrare le cinque gemelle col resto della famiglia, le bambine venivano invece spesso affidate a terzi e mandate in tournée per lo stato, in modo da guadagnare altri soldi e arricchire le loro tasche.

Durante il poco tempo che passavano a casa, le gemelle erano costrette a lavorare duramente, spesso separate dagli altri fratelli e in condizioni di vero e proprio sfruttamento. L’incubo familiare si interruppe nel 1952, quando le ragazze compirono diciotto anni e andarono via di casa. Tentando di dimenticare l’infelicità patita durante l’infanzia e l’adolescenza, le ragazze cercarono di costruirsi una vita, finalmente lontane dai riflettori e dalle macchine fotografiche. Mentre Marie, Annette e Cécile si sposarono ed ebbero figli, Yvonne si dedicò alla scultura, per poi diventare bibliotecaria, ed Émilie divenne suora. Quest’ultima morì a poco più di vent’anni per via di un attacco epilettico, seguita poi da Marie, stroncata da un’aneurisma a trentacinque anni, e da Yvonne, morta a sessantasette. Nel 1995, Annette, Cécile e Yvonne testimoniarono di aver subito, specialmente da parte del padre, abusi sessuali e psicologici.

Nel 1998, il Governo dell’Ontario, in seguito a un accordo raggiunto con le sorelle Dionne, risarcì loro 2.8 milioni di dollari, per via degli sfruttamenti subiti durante l’infanzia. Le due sorelle ancora in vita, Cécile e Annette, hanno per un periodo vissuto insieme a Montreal, dopo essersi separate dai rispettivi mariti, fino all’aggravarsi delle condizioni di salute di Cécile, tutt’ora ospite in una residenza per anziani. Al giorno d’oggi, almeno il 78% delle nascite plurigemellari si verifica negli Stati Uniti, ed è attestato che ciò è stato possibile anche grazie agli studi effettuati sulla fertilità, studi costati ben cari alle cinque gemelle Dionne, vittime dell’avidità di una società che le considerò solo come un numero sensazionalistico e non per quello che realmente erano: Cinque bambine innocenti. Di Cecilia Fiorentini.


HOW TO DO FOR
©How To Do For - Tutti i diritti riservati