Se il sistema di monitoraggio dirà che una Regione è ad alto rischio, dovrà richiudere”. Lo afferma in un’intervista a ‘Repubblica’ Francesco Boccia, precisando che “non si ferma tutt’Italia però. D’ora in poi ognuno dovrà essere in grado di mettere in sicurezza il suo territorio”. Il ministro degli Affari regionali lancia un monito ai governatori.
“Penso che ogni presidente di Regione abbia a cuore il suo territorio – dice -, che voglia fare di tutto per proteggere i suoi cittadini, ma deve anche sapere che comportamenti sbagliati rischiano di rimandare l’Italia sotto chiave. Attenzione. Serve uno sforzo immane per riprendersi, ma basta l’errore più banale per precipitare”. (Continua…)
Sulla riapertura iniziata ieri, “solo gli incoscienti possono dirsi non preoccupati – afferma -. Da ieri è iniziata la nostra nuova convivenza con il Covid-19. Tre mesi fa ci ha messo in grave difficoltà, ora dobbiamo essere rigorosi nei comportamenti e dimostrare di essere più forti. E scontato che il primo giorno si debbano seguire nuove regole: serve un rispetto diffuso e convinto da parte delle categorie produttive coinvolte. Ma mi sembra che bar, ristoranti, parrucchieri abbiano risposto benissimo”.
L’epidemia non è finita. Se qualcuno vuole ridurre le terapie intensive se lo scordi. Su questo punto non ci sarà trattativa e lo Stato farà lo Stato”. “I tamponi – continua Boccia – sono stati distribuiti: 3 milioni fino a oggi e altri 5 in arrivo. Siamo il Paese che ne ha fatti di più al mondo e li aumenteremo. Il tracciamento mi sembra prosegua bene, i test sierologici secondo me hanno bisogno di una revisione. (Continua…)
Ci sono Regioni che sono avanti, altre meno. Ma, posso dirlo per cognizione di causa, stanno lavorando tutti con grande impegno”. Quanto alla app Immuni, “sarà pronta a fine maggio e cancellerà molte polemiche – afferma Boccia – A partire da quella sulla privacy a cui siamo stati attentissimi dicendo no al Gps e sì al Bluetooth. Ma voglio essere chiaro: non è che il tracciamento dei positivi e dei loro contatti adesso non si stia facendo. Si fa a mano, ma si fa. E anche il problema delle mascherine lo stiamo risolvendo in corsa. Le Regioni hanno le riserve.
E dopo la riapertura delle attività commerciali tra due settimane dovrebbe cadere anche il divieto di spostarsi in altre regioni. Dal 3 giugno ci si potrà muovere lungo la penisola senza dover compilare l’autocertificazione. Questa almeno è l’intenzione dell’esecutivo, che tuttavia dovrà essere confermata o smentita nei prossimi giorni. Come sempre sarà la situazione epidemiologica a dettare legge. “