Le donne guidano meglio degli uomini, uno studio lo conferma

di redazione

Le donne guidano meglio degli uomini, uno studio lo conferma

| giovedì 17 Gennaio 2019 - 11:47

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Le donne guidano meglio degli uomini, uno studio lo conferma

Secondo il Transport Scoreboard i responsabili della maggior parte degli incidenti sono giovani e maschi. La commissaria Bulc: “Bisogna favorire la presenza femminile nel settore dei trasporti”. “Le donne si prendono meglio cura del veicolo, riportano migliori dati sulla sicurezza alla guida e forse è giunto il momento di fare un’analisi appropriata del tema”. Con queste parole la commissaria europea ai trasporti, la slovena Violeta Bulc, ha cercato di scardinare uno dei più antichi stereotipi maschili sul rapporto fra il genere femminile e le quattro ruote.

Il rapporto Transport Scoreboard – La commissaria lo ha dichiarato a margine della presentazione del Transport Scoreboard 2016, che, fra le altre cose, contiene i dati sulla sicurezza stradale nei vari Paesi membri dell’Unione Europea. Il detto “donna al volante pericolo costante” mal si sposa con la realtà dei fatti, i quali indicano che in testa ai responsabili degli incidenti mortali ci sono soprattutto i giovani uomini e non le donne.

Lo studio dedicato al tema, pubblicato l’anno scorso dal Consiglio di sicurezza dei trasporti metteva in evidenza come i giovani maschi siano causa (nonché vittime) degli incidenti stradali: “Non sono solo un pericolo per loro stessi – si leggeva nello studio – ma anche per il loro passeggeri e per gli utilizzatori di strade di altre età”.

Il ruolo delle donne nei trasporti – Secondo le statistiche presentate il 27 ottobre dalla Commissione europea è facile osservare come, in generale, il settore dei trasporti sia dominato dal genere maschile. Sarà anche un fattore culturale, ma per la Bulc portare più donne al volante contribuirebbe sensibilmente alla sicurezza delle strade. La Commissione attualmente è impegnata in un programma che si prefigge l’obiettivo di dimezzare le morti sulle strade fra il 2010 e il 2020.

Al 2015 i progressi in tal senso sono già stati del 17%, con una riduzione da 31.400 a 26mila morti. Tuttavia, il confronto fra 2014 e 2015 ha rivelato una lieve inversione di tendenza, con un aumento degli incidenti mortali che Bulc ha definito preoccupante. L’Italia, nella classifica delle donne impiegate nei trasporti, si trova più o meno a metà con una quota del 21% sul totale della forza lavoro del settore. In cima troviamo Cipro (31%) e la Francia (27%), in coda Grecia (16%) e Lussemburgo (12%). Anche la Slovenia, Paese originario della Bulc, non brilla col suo terzultimo posto.

I dati sulla sicurezza – Anche se parliamo del numero dei morti provocati dagli incidenti “su gomma””l’Italia, con 56 vittime per milione d’abitanti del 2015, si trova in una posizione di classifica medio-bassa. i dati peggiori, invece, caratterizzano alcuni Paesi dell’area dell’Europa centrale: svettano Bulgaria (98 morti per milione d’abitanti) e Romania (95), seguite da Lettonia (95) e Lituania (82). Più prudenti, infine, risultano i conducenti della piccola Malta (26 morti per milione d’abitanti), Svezia (27) e Regno Unito (28).

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