Leonardo ucciso di botte a 2 anni, il compagno della mamma ha tentato il suicidio in carcere

di redazione

Leonardo ucciso di botte a 2 anni, il compagno della mamma ha tentato il suicidio in carcere

| mercoledì 29 Maggio 2019 - 13:48

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Leonardo ucciso di botte a 2 anni, il compagno della mamma ha tentato il suicidio in carcere

Ha tentato il suicidio nel carcere di Novara Nicholas Musi, il 23enne arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato per la morte del figlio della compagna, Leonardo Russo, di appena 20 mesi, avvenuta giovedì mattina nel loro appartamento di Novara. Lo rende noto l’Osapp, l’organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria:

nella notte tra lunedì e martedì avrebbe cercato di impiccarsi con un lenzuolo alle inferriate della sua cella, dove è detenuto in isolamento. È stato salvato dall’intervento della polizia penitenziaria. «Il nostro auspicio – afferma Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp – è che, anche in ragione di episodi quali quello di Novara, agli appartenenti al Corpo arrivino da parte del governo concrete attestazioni di stima e di rispetto, che ne favoriscano la meritata evoluzione verso una organizzazione e una dotazione organica maggiormente consona».

Nicolas Musi era stato fermato venerdì sera, insieme alla madre Gaia Russo, 22 anni, con cui conviveva: giovedì mattina il bambino, dopo la chiamata al 118 della madre, era arrivato all’ospedale Maggiore di Novara ormai privo di vita.

«E’ caduto dal letto» avevano detto i due ai soccorritori, una versione ribadita anche nelle ore successive di fronte alle forze dell’ordine. L’autopsia del bimbo ha smentito quella ricostruzione: 

Leonardo Russo è morto per una emorragia al fegato causata da un violento colpo all’addome. E sul suo corpicino sono stati rilevati numerose fratture ed ematomi. Evidenze che hanno portato all’arresto della madre (che è in una struttura protetta, perché incinta) e del compagno di lei. Durante l’udienza di convalida del fermo,

la madre ha negato di aver picchiato il bambino, accusando il compagno, che invece si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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