Sono stati in tanti a notare quel gesto ambiguo del Presidente del Consiglio che non è passato per niente inosservato. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo durante la conferenza stampa in cui è stata annunciata la fatidica Fase 2: La mano sinistra del premier Conte, lentamente scivolava giù dal tavolo per finire poi nella tasca della giacca.
Durante la diretta, è stato un gesto che si è ripetuto almeno una quindicina di volte. Un gesto molto strano e ben visibile alle telecamere situate nello studio di palazzo Chigi. Sui social è esploso il quesito su quel gesto tanto particolare che non è passato inosservato, magari era per un cellulare che aveva dimenticato di spegnere e continuava a squillare, e lui che cercava in ogni modo di spegnerlo senza pero’ riuscirci. Continua…
Il gesto di Conte che non passa inosservato
Un vero mistero diventato virale su tutti i social, nessuno è riuscito a capire con certezza, ma si è anche notato come piu’ volte il presidente ha tentato piu’ volte di spegnere il suo cellulare. Che sia stata questa distrazione a rendere il discorso di Conte a tratti incomprensibile?
Anche perchè non tutti hanno compreso pienamente il senso del suo discorso o perchè troppo lungo o troppo articolato. Anche se, l’unico modo per non infrangere le direttive è leggere attentamente il nuovo Dcpm “La curva del contagio potrà risalire, ci assumiamo rischio”, ha affermato il premier Conte. “Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi” Continua…
Il premier e quella sua mano scatenano di domande il web
“Bisogna rispettare le distanze di sicurezza di almeno un metro, bisogna rispettare questa precauzione anche in casa con i parenti. Se ami l’Italia, mantieni le distanze. Non bisogna affidarsi alla rabbia, alla ricerca di un nemico. Il Governo deve vigilare per intervenire in modo tempestivo qualora l’andamento della curva epidemiologica dovesse diventare critico”.
“Stiamo affrontando una sfida molto complessa, molti di voi vorrebbero un definitivo allentamento delle misure. Dipende da noi”. “Nelle prossime settimane e prossimi mesi dobbiamo gettare le basi per la ripartenza del Paese, è l’occasione per cambiare tutte le cose che nel nostro Paese non vanno bene. Con tutti i ministri ci batteremo con l’Europa”.