Doveva essere un semplice intervento di routine quello cui Linda Perez, giovane diciottenne, doveva sottoporsi presso il Coral Gables Cosmetic Center di Miami. Il suo seno non le piaceva, voleva aumentarlo, così la giovane ha deciso di sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva.
UN INTERVENTO COMPLICATO – In realtà quelloche doveva essere un semplice intervento si è rivelato subito molto complicato. La giovane Linda Perez, una ragazza sana di diciotto anni, avrebbe dovuto essere in grado di sostenere un intervento chirurgico banale e di routine, come rileva anche l’avvocato della famiglia Mark Eiglarsh.
In realtà la situazione si è da subito complicata, la ragazza è entrata in coma, e ne è uscita solo dopo tre mesi riportando gravi danni a livello cerebrale.
NESSUN TIPO DI AUTONOMIA– Linda non è più autonoma, riesce a malapena a parlare, le sue funzioni vitali di base sono buone, non dipende quindi da una macchina ma non può camminare e non può prendersi cura di suo figlio. La mamma, Mariela Diaz è disperata:« ora è in depressione e piange. Ha il cervello danneggiato, a malapena è in grado di parlare e ha bisogno di assistenza infermieristica ventiquattro ore al giorno. Lei si rende conto che non può camminare, non fa altro che piangere e disperarsi».
UNO SCAMBIO DI ACCUSE – La famiglia della ragazza ha, ovviamente, intrapreso un’azione legale contro il centro di chirurgia estetica, convinta che la figlia sia stata vittima di un caso di malasanità. L’avvocato della clinica Lubs Lalchadani incolpa invece alla famiglia sostenendo di aver condotto un’indagine interna alla clinica e di aver richiesto, oltre alle cartelle cliniche, i rapporti tossicologici della giovane Linda, senza ottenerli.
La clinica, quindi, sostiene di non avere ricevuto tutte le informazioni utili per fornire spiegazioni. Intanto Linda Perez è bloccata nel suo corpo e assiste impotente a questo scambio di accuse sapendo di non poter mai più camminare.
