MASSA (MASSA CARRARA), 4 SET – Si è presentato al processo di Massa coperto da un lenzuolo bianco Francesco Mangiacapra, l’escort napoletano che avrebbe avuto una relazione con don Luca Morini, parroco della provincia poi ridotto allo stato laicale.
Mangiacapra si è costituito parte civile, assieme ad altri, nel processo all’ex parroco, 51 anni, imputato di estorsione, autoriciclaggio, detenzione e cessione di stupefacente, sostituzione di persona.
Mangiacapra ha ripercorso davanti al giudice Ermanno de Mattia alcuni momenti degli incontri con don Morini. “Il primo – ha dichiarato – in un locale per scambi di coppia di Napoli. Lui era accompagnato da un ragazzo con cui poi abbiamo avuto un rapporto.
Mi disse che era un magistrato, mi promise che mi avrebbe fatto fare carriera come avvocato visto che sono laureato in giurisprudenza, che mi avrebbe introdotto nel jet-set e mi avrebbe fatto diventare ricco”. Poi conferma: “Quella notte Morini fece uso di stupefacenti davanti a me. Sniffò su un tavolo”.
L’escort è stato interrotto più volte dal giudice per i dettagli scabrosi che, ritenuti superflui nell’economia del processo, intendeva raccontare in aula. “Mi chiedeva di fare sempre sesso telefonico – ha comunque continuato Mangiacapra –
e ovunque fossi, a qualunque ora, dovevo smettere di fare quello che stavo facendo per soddisfarlo altrimenti non mi avrebbe più aiutato con il lavoro”. Don Morini, quando la vicenda e’ emersa, a suo dire “ha negato, poi mi ha minacciato – conclude Mangiacapra – Io l’ho denunciato alla Curia e non ci siamo piu’ sentiti”.