Lo psichiatra sul caso di Cardito: “Non è un folle, chi usa violenza contro un bimbo è un vile”

di redazione

Lo psichiatra sul caso di Cardito: “Non è un folle, chi usa violenza contro un bimbo è un vile”

| venerdì 01 Febbraio 2019 - 17:29

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Lo psichiatra sul caso di Cardito: “Non è un folle, chi usa violenza contro un bimbo è un vile”

“Ci sono degli indicatori del livello di civiltà e dello stato della condizione umana: il primo è il rispetto per i vecchi, il secondo è l’amore per i bambini, per questo non è possibile usare violenza verso un bimbo ed è inutile chiedersi un perché. Non esiste nessuna causa che sia proporzionata a questo uso della violenza.

Semmai è solo il segno di un’inciviltà e di essersi impoveriti di ogni aspetto umano”. Vittorino Andreoli intervistato dal Tg 5 commenta i fatti di Cardito: Tony Essoubti Badre ha confessato al gip di aver colpito a morte il figlio della compagna e ferito la sorellina. Giuseppe, 7 anni, ha perso la vita in seguito alle percosse subite: una violenza scatenata per aver rotto l’asse di un letto, mentre giocava con Noemi.

Nulla, a parere dello psichiatra, può giustificare il patrigno: “Un bambino non può essere mai un nemico. È stato studiato che in tutte le specie viventi esistono nei cuccioli degli aspetti somatici, soprattutto le espressioni del viso, che richiamano biologicamente la protezione e il rispetto.

Per questo chi usa violenza contro un bambino è un orrore, è semplicemente un uomo vile o donna vile, che va contro quelle che son le persone più deboli”.

Il gesto di Tony, dice sempre Andreoli, non è imputabile a un raptus di follia. Attribuire a un disturbo psichiatrico la violenza su un bambino è un alibi fasullo: “Non si dica che è un folle o che si tratti di follia. Da 60 anni vivo in mezzo ai miei matti, ma questo comportamento non è parte della loro vita.

Anche uno psichiatra di fronte a un calo di civiltà rimane stupito, però bisogna fare in modo che questi esempi portino non solo al giudizio di un tribunale, ma al giudizio di tutti. E che aiuti a rafforzare dentro di noi, dentro le nostre coscienze il rispetto per tutti bambini”.

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