«Ma quale festa della mamma, sei solo una p…..a» Massacra di botte e butta giù dalle scale la compagna col bimbo in braccio
Picchia la compagna col piccolo tra le braccia. I carabinieri della stazione di Piazzolla di Nola hanno arrestato in flagranza un 34enne di San Gennaro Vesuviano già noto alle forze dell’ordine.
I militari dopo essere intervenuti d’urgenza presso la sua abitazione in via Cicelle a San Gennaro dove aveva aggredito a calci e pugni la convivente 30enne che era anche caduta della scale tenendo in braccio il figlio di 2 anni e mezzo. Signora e bambino sono stati portati nell’ospedale di Nola: alla madre i medici hanno diagnosticato “contusione in sedi multiple e all’addome ed escoriazioni a faccia e naso” guaribili in 15 giorni; al bambino “escoriazioni al volto” guaribili in 5 giorni.
Nel corso dei successivi accertamenti effettuati per meglio conoscere la situazione è stato acclarato che c’erano stati altri episodi di violenza finora mai denunciati. L’arrestato è stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale.
«Ma quale festa della mamma, sei solo una p…..a» Massacra di botte e butta giù dalle scale la compagna col bimbo in braccio
Picchia la compagna col piccolo tra le braccia. I carabinieri della stazione di Piazzolla di Nola hanno arrestato in flagranza un 34enne di San Gennaro Vesuviano già noto alle forze dell’ordine.
I militari dopo essere intervenuti d’urgenza presso la sua abitazione in via Cicelle a San Gennaro dove aveva aggredito a calci e pugni la convivente 30enne che era anche caduta della scale tenendo in braccio il figlio di 2 anni e mezzo. Signora e bambino sono stati portati nell’ospedale di Nola: alla madre i medici hanno diagnosticato “contusione in sedi multiple e all’addome ed escoriazioni a faccia e naso” guaribili in 15 giorni; al bambino “escoriazioni al volto” guaribili in 5 giorni.
Nel corso dei successivi accertamenti effettuati per meglio conoscere la situazione è stato acclarato che c’erano stati altri episodi di violenza finora mai denunciati. L’arrestato è stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale.