Manuel Careddu: la mamma chiede giustizia
La madre di Manuel Careddu, il ragazzo ucciso in Sardegna, chiama in causa gli assassini del figlio: “Ragazzi? Amici? Macchè, sono belve!”
“Voi che sapete, ditemi come me lo hanno ridotto. Ditemi la verità“. La notizia del ritrovamento del corpo di Manuel Careddu ha provocato sconforto in tutta la penisola che sperava che la vicenda potesse trovare un lieto fine. Allo stesso modo la madre del ragazzo, Fabiola Balardi, ha interrotto il silenzio che aveva mantenuto fin dai primi giorni di ricerche. In un’intervista la donna da sfogo a tutta la rabbia e allo sconforto che l’hanno accompagnata durante tutti questi giorni. “Non hanno visto che Manuel era poco più di un bambino? Non hanno pensato che stavano togliendo la vita a un ragazzo come loro, che aveva tanti sogni, che aveva tanta voglia di vivere.”
Lo sfogo della madre
“Ragazzi, amici? Macché, sono solo belve. Non si può definire in altre maniere chi ha compiuto tanto orrore”. Non si risparmia la donna che dopo l’apprensione dei giorni scorsi esprime tutti i suoi pensieri sui cinque ragazzi, tre ventenni e due minorenni, che hanno ucciso suo figlio.
La donna ha inoltre parlato dei genitori dei ragazzi coinvolti: “Non provo però nessuna pietà per quei genitori che hanno belve come figli”. Due coppie di genitori dei cinque ragazzi avevano espresso la volontà alle autorità di voler parlare con la donna.
“Ho accettato di incontrarli soltanto per avere informazioni sul posto dove è stato sepolto Manuel”.
Non c’è il perdono nei pensieri di Fabiola. La donna infatti ha affermato: “La dovete pagare cara e non sarà certamente la condanna esemplare che vi verrà inflitta a rasserenarmi. Combatterò fino ad avere giustizia. Giustizia quella vera. Vi voglio vedere tutti e cinque morti. Vi vorrei fare a pezzi uno per uno. Il carcere non basta”