Le accuse di Marcella Bella a qualcuno che non se lo sarebbe mai aspettato sono una vera stilettata. Cosa ha detto la cantante e a chi si rivolge.
Marcella Bella è tornata. Anche se potremmo dire che non è mai andata via. La cantante infatti è rimasta sempre sulla cresta dell’onda sebbene con qualche periodo di pausa.
Mancava infatti da 6 anni sulla scena musicale, da quando cioè è uscito il suo ultimo album in studio. E oggi in occasione dei suoi primi 50 anni di carriera cambia veste.
O meglio, a quella di cantante se ne aggiunge un’altra: quella di autrice. Figura lei infatti tra i nomi degli autori di Etnea, la sua ultima fatica appena presentata.
Ed è proprio in occasione della presentazione del suo nuovo album che si è lasciata andare a diverse considerazioni e ha lanciato delle accuse a qualcuno che certo non se lo aspettava. Scopriamo di chi si tratta e cosa ha detto.
Nel corso della presentazione del suo nuovo album Marcella Bella ha svelato di essere stata autrice di se stessa per la prima volta: “Prima non avevo mai sentito la necessità di scrivere perché avevo un fratello fantastico, un grande artista. Poi Gianni si è ammalato e ho cominciato a chiedermi: ma se voglio fare un disco nuovo dovrò cercare delle collaborazioni, cosi ho trovato autori e poi ho voluto provare a scrivere qualche testo e ho cominciato con una e alla fine sono arrivata a sette. Sono felicissima perché sono piaciute”.
E tra i brani presenti, 10 in tutto, ne spicca uno in particolare: Mi rubi l’anima. Un testo forte, che affronta un argomento quanto mai attuale, la violenza sulle donne. E che canta assieme ad una collega che ha fatto, come lei, la storia della musica femminile italiana, ovvero Loredana Bertè.
Ha spiegato: “Ho sempre pensato di scrivere una canzone contro la violenza sulle donne, ma volevo farlo in modo delicato, così mi sono ispirata a una storia vera, a una donna in particolare, emancipata, colta e di successo, colpita in modo vile da un uomo che ha voluto punirla cancellando con l’acido il suo volto.
Ma ‘queste mattanze’ non le hanno tolto la convinzione che della maggior parte degli uomini ci si possa fidare. E sono certa che ci staranno vicine: uomini, aiutateci”.
Cosa ha detto la cantante
Un testo impegnato, attuale e di spessore. Una denuncia sociale. Contrariamente a quello che, dice, cantano alcuni rapper e trapper famosi colpevoli, a suo dire, di inneggiare alla violenza e alla misoginia. “Condanno i messaggi violenti che certe canzoni contengono.
Nessun artista, giovane o meno giovane, dovrebbe poter parlare delle donne in questo modo. In adolescenza si vivono momenti difficili ed alcuni artisti esprimono il disagio e le difficoltà della loro età, soprattutto in alcuni ambienti, con un linguaggio violento e poco rispettoso, ma per me resta inteso che la violenza è da condannare sempre e che certi testi ostili non mi piacciono assolutamente” ha detto. E noi condividiamo.
Ma se la collaborazione, o meglio il duetto con la collega Loredana Bertè è stato fortemente voluto e ben accolto, Marcella non ci pensa minimamente a un feat con un cantante più giovane, come va di moda oggi. Strada che per esempio sta percorrendo Orietta Berti.
Ha le idee chiare a riguardo: “Voglio essere fedele alla mia carriera. Il feat mi sembra una scorciatoia che hanno già seguito in tanti e io cerco di essere fedele a me stessa cercando di rinnovarmi. Di certo oggi la mia ‘Montagne verdi’ la cantano anche i bambini. Le nuove canzoni dei rapper non so…”