Marco Predolin racconta in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” i retroscena del successo raggiunto negli anni ’80 e della scelta di cambiare vita.
Il presentatore ligure ha 72 anni e 30 anni fa era uno dei più famosi della tv italiana quando conduceva programmi televisivi quali “M’ama non m’ama” e “Il gioco delle coppie” prima su Rete 4, poi su Canale 5 e Italia 1. Oggi ha un ristorante “Pirati Italiani”, direttamente sul mare, a Porto Rotondo, in Sardegna, che gestisce insieme alla moglie Laura. Il suo racconto parte dalla sua famiglia d’origine: “Mio padre era un esule giuliano-dalmata, arrivava da Zara, ed era titolare di una piccola azienda che produceva funghi secchi e funghi sott’olio.
Mia madre invece, che era di Sestri Levante, faceva la maestra. Noi in tutto eravamo quattro fratelli. A 14 anni volevo fare musica, così ho messo su una band dove suonavo la chitarra e cantavo. Fino ai 20 anni avevo la band che era un lavoro part-time. Suonavamo nei locali, partecipavamo a un mucchio di concorsi che non vincevamo mai”.
“La svolta arriva nel ‘79 quando partecipo a un concorso per dj a Radio Montecarlo”
Marco Predolin all’inizio ha fatto un po’ di tutto: “Prima ho fatto l’uomo delle pulizie in una discoteca dove i proprietari erano italiani di origine calabrese. Si chiamava Point After. Sempre nello stesso locale poi ho fatto il cameriere e alla fine il dj. Quindi ho deciso di mettermi in proprio e da buon hippie qual ero mi sono messo a fare delle borse e delle cinture di cuoio che vendevo una bancarella per strada. Poi, sono tornato a Sestri Levante. Avevo circa 24 anni”.
Poi è arrivata la grande occasione. “Prima, grazie alla mia conoscenza dell’inglese, comincio a lavorare in alcune radio locali a Genova. E si guadagnava bene. Mia madre era inca*zata nera e mi diceva sempre: ‘Io faccio la maestra e guadagno un terzo di quello che guadagni te’. La svolta arriva nel ‘79 quando partecipo a un concorso per dj a Radio Montecarlo: eravamo in duemila e sono arrivato primo.
Iniziando a lavorare in radio in maniera seria ho strizzato l’occhio anche alla tv. Perché in quel momento c’era un gran fermento in quelle che sarebbero poi diventate le reti Mediaset”.
“Sono passato da essere signor nessuno a non poter più uscire di casa senza essere fermato”
Marco Predolin ripercorre gli esordi in tv: “Il mio primo ingaggio fu a Canale 51 dove facevo una trasmissione con Memo Remigi. Poi ho fatto un quiz con Walter Chiari, una delle persone che ho stimato di più. Era simpaticissimo e non se la tirava. A Rete 4 arrivo grazie a Paolo Limiti che stava preparando una trasmissione per Rete 4 con questo americano, Steve Carlin, che aveva inventato ‘Lascia o raddoppia’ e così comincio a fare provini per ‘M’ama non m’ama’.
Ma i Mondadori che erano i padroni della rete non mi volevano perché dicevano che non ero conosciuto. Il direttore Davide Rampello mi prendeva in giro ‘Hai un cognome da ciclista Predolin, dove ti posso mettere?’.
Ma alla fine ho sbaragliato tutti i concorrenti e han scelto me”. Il quiz “M’ama non m’ama” e poi “Il gioco delle coppie” gli danno una grande popolarità. “Da speaker di Radio Montecarlo a ‘M’ama non m’ama’ sono passato da essere signor nessuno a non poter più uscire di casa senza essere fermato per strada – ricorda – Dopo tutto allora c’erano solo sei reti, quando andavi in onda ti guardavano milioni di persone. Però io quel successo non l’ho vissuto bene perché non potevo più fare quello che mi pareva”.
Dalle stelle alle stalle. Come è successo? “A un certo momento capisco che quel mondo mi andava stretto. Poi c’era una produttrice di rete molto dura, che rompeva le scatole e con cui nessuno andava d’accordo. Inoltre di fare i quiz mi ero stancato, cosi sono andato da questa signora e le ho detto: ‘Non lavoro più’. Nel delirio di onnipotenza che avevo allora per la popolarità mi dicevo ‘Esco da qui ed entro in Rai in 3 minuti’.
In effetti sembrava che dovesse andare così. Comincio a fare un po’ di cosette su Rai 2 e su Rai 3 e poi mi chiamano per presentare un programma di Sergio Japino che si chiamava ‘Serata a sorpresa’ che poi era l’antesignano di ‘Carramba che sorpresa’. Vengo presentato insieme a Gabriella Carlucci al palinsesto a Riva del Garda, vanno in onda tutti gli spot ma il direttore di rete viene cambiato e per me finisce tutto.
“Sono finito a fare le televendite di padelle e materassi per le tv minori”
In quel periodo inizia la fine della sua carriera televisiva. “È cominciato il grande pentimento – spiega – Ho provato a richiamare i vecchi contatti a Mediaset ma nessuno si voleva mettere contro la famosa produttrice che me l’aveva giurata. Era il 1990. Ho dovuto riprogrammare tutta la mia vita. Sono finito a fare le televendite di padelle e materassi per le tv minori. Poi per guadagnare un po’ di soldi facevo casini e avevo in corso anche una separazione molto pesante con due figli”.
“Fino al 2010, quando ho aperto il ristorante a Porto Rotondo, ho avuto 20 anni di alti e bassi, di aperture e chiusure di locali, compagnie messe in piedi per fare degli spettacoli, comparse in fotoromanzi, corsi di sub alla Maldive – continua – È stato un lungo periodo fatto anche di forti depressioni. Quando le porte si chiudono sempre e non riesci a fare niente tutto diventa complicato. C’erano giorni che andavo avanti ad antidepressivi”.
“Se avessi fatto il bravo al posto di Paolo Bonolis o Gerry Scotti ci sarei potuto essere io”
Il conduttore ammette che le cose avrebbero potuto andare diversamente: “Ho pensato tante volte, anche oggi, che se avessi fatto il bravo al posto di Paolo Bonolis o Gerry Scotti ci sarei potuto essere io. Conosco tutti i direttori di rete che un tempo mi si gettavano ai piedi, do del tu a tutti, ma se poi li chiamo rispondono: ‘Sai Marco, c’è un problema’”. A un certo momento è uscita anche la notizia che aveva l’Aids. “Sono dovuto andare al Maurizio Costanzo Show col certificato medico che provava il contrario. Le garantisco che è stata una cosa molto imbarazzante. Quella è stata una leggenda metropolitana messa in giro nel mondo dello spettacolo per farmi male. Andavo in autogrill a bere il cappuccino e sentivo con la coda dell’orecchio ‘Mi raccomando lava bene la tazzina’. Anche con le ragazze ho avuto un mucchio di problemi”.
“Se avessi conosciuto mia moglie prima avremmo spaccato il mondo”
Poi finisce anche l’era delle televendite. “Dall’oggi al domani, tanto per cambiare, mi dicono che c’è un problema con le televendite e dopo 12 anni mi lasciano a casa. Quindi decido che devo comprarmi un lavoro, e con gli ultimi soldi che avevo ho preso in gestione questo locale a Porto Rotondo. Ovviamente ho fatto la cavolata di aprirne un secondo anche a Milano con l’ennesimo bagno di sangue.
-Però poi, grazie anche a mia moglie Laura, mi sono messo pian piano a posto. Ho partecipato anche ad alcuni reality per fare un po’ di cassa o come dico io “non per soldi ma per denaro. Se ho rimpianti? Se avessi conosciuto mia moglie prima avremmo spaccato il mondo, e forse sarei ancora in tv. Perché non sono alla canna del gas ma vivo con quello che ho e se fossi economicamente più tranquillo starei meglio”. Infine, svela: “Spero sempre che ci sia ancora qualche folle che mi chiami a fare un programma in tv. Le idee non mi mancano”.