Mascherine FFP2 Pronta una nuova disposizione da parte del Governo italiano in merito alla lotta contro il Covid-19: novità per le mascherine FFP2
Lo Stato di Emergenza per la pandemia da Covid-19 è ufficialmente finito ma gli esperti continuano con attenzione a monitorare i dati. Una condizione necessaria visto il numero ancora costante dei positivi e la presenza di ricoverati in terapia intensiva.
Anche per questo e soprattutto in vista del prossimo autunno, il Governo sembra intenzionato ad emanare un nuovo decreto. Novità potrebbero presto arrivare soprattutto in merito all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza personale con particolare attenzione alle mascherine FFP2.
Un nuovo accordo siglato in queste ore tra le parti sociali prevede infatti il ritorno dell’obbligo alla mascherina in determinati luoghi. Questo nuovo patto deve ancora essere approvato definitivamente ma la sensazione è che la mossa del governo sia molto vicina.
Mascherine FFP2, nuovo accordo tra le parti: ecco cosa cambia
Il Governo nel corso delle prossime settimane è atteso da un compito molto importante. Sul tavolo è in arrivo un nuovo accordo stipulato in queste ore dalle parti socialI in merito alle norme di sicurezza contro il Covid-19. All’interno di questo nuovo patto viene messo in evidenza come l’utilizzo delle mascherine sia un obbligo nei luoghi al chiuso o in quelli all’aperto in cui non è possibile rispettare la distanza di sicurezza.
Per questo motivo si va verso l’obbligo dell’utilizzo delle FFP2 negli uffici e sul luogo di lavoro. All’interno del decreto viene indicato il ruolo fondamentale del datore di lavoro che dovrà: “Assicurare la disponibilità delle FFP2 al fine di consentirne ed imporne l’utilizzo ai lavoratori in tutte le aree aziendali dove non sarà garantito il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro“.
All’interno della bozza dell’accordo, che sarà in vigore fino al prossimo 30 ottobre, viene fatto riferimento anche ad eventuali soggetti fragili. Il datore di lavoro, in accordo con il medico competente, dovrà valutare la presenza di un nucleo di lavoratori con fragilità e stabilire eventuali possibili misure preventive. Resta inoltre obbligatorio il divieto di accesso alle aree di lavoro in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5°.
Infine, all’interno del nuovo patto si torna a far riferimento allo smartworking. Nonostante sia mutato lo stato di emergenza, il lavoro agile resta al momento la migliore soluzione nella lotta al Covid-19. In particolare si tratta di una strategia consigliata soprattutto in presenza di soggetti fragili.