Mirko Tomkow, 44 anni, è stato messo in stato di arresto ed è al momento piantonato all’ospedale Belcolle di Viterbo. L’uomo è positivo al Covid ma non più in isolamento essendo passati 21 giorni, ma è ricoverato perché ancora privo di sensi: gli esami tossicologici dovranno chiarire se ha tentato il suicidio ingurgitando qualche sostanza. Il 44 è accusato di aver ucciso il figlio Matias di 10 anni nell’abitazione che fino a poche tempo fa condivideva con la compagna e il bambino a Cura di Vetralla, frazione del comune in provincia di Viterbo. Illesa la madre della vittima che, trovato il figlio morto con una profondo taglio alla gola, infertogli con un coltello da cucina, ed è tutt’ora in stato di shock. Il marito invece giaceva privo di sensi steso in terra in un’altra stanza, forse anche lei era una vittima designata del suo piano.
Il maresciallo: “Avevo sentito la mamma lunedì era tranquilla”
Passano le ore e si chiarisce a mano a mano la dinamica di quanto accaduto nel pomeriggio di ieri, grazie all’avanzamento delle indagini. Matias è stato prelevato a scuola come spesso accadeva da un parente – già ascoltato dalle forze dell’ordine – per poi venire lasciato a casa in attesa dell’arrivo della mamma dal lavoro. Quando il papà è arrivato sarebbe stato dunque solo in casa, e forse ha aperto lui stesso al padre non essendo ancora chiaro se l’uomo fosse ancora in possesso delle chiavi dell’abitazione. I carabinieri della Stazione di Vetralla hanno spiegato di monitorare costantemente la situazione della famiglia dopo il divieto di allontanamento. Il maresciallo Stefania Pandolfi ha spiegato: “Non era sola, monitoravamo la situazione costantemente. Ci siamo sentite lunedì, era tranquilla e non mi ha segnalato nulla che poteva allarmarci”,
La testimonianza di una vicina
Secondo diversi testimoni sarebbe stato visto fare su e giù davanti alla scuola del bambino prima di spostarsi nell’abitazione. Il piccolo è stato preso a scuola da un parente e poi portato a casa in attesa del ritorno della mamma dal lavoro, non è chiaro se lasciato in compagnia del padre. Secondo quanto sta emergendo in queste ore Mirko avrebbe perso il lavoro di recente e avrebbe problemi con l’alcol, manifestando in più di un’occasione comportamenti violenti tra le mura domestiche. Questa mattina Fanpage.it ha incontrato una vicina della famiglia, ancora sconvolta per quanto accaduto: “Abbiamo sentito le urla della mamma e siamo corsi”. Le due donne abitavano da un paio di anni a pochi metri l’una dall’altra, si conoscevano e la signora racconta “delle domeniche passate insieme” e di quel bambino sorridente, che chiamava “maritino” per farlo divertite e arrossire.
Oggi lutto cittadino a Vetralla
Tutta la comunità locale non si capacità di quanto accaduto di quanto, particolarmente colpita la comunità scolastica dove Matias e la sua famiglia erano inseriti. Il sindaco Sandrino Aquilani ha proclamato il lutto cittadino. “La città è addolorata e sconcertata – ha dichiarato a Fanpage.it – Non abbiamo mai avuto una tragedia di queste proporzioni. Di vista ci conoscevamo, qui è come un condominio e ci conosciamo un po’ tutti. Ho appreso la notizia mentre ero in Comune”. Alle 12.00 serrande abbassate e un minuto di silenzio, mentre alle 18.00 ci sarà una messa a sostegno della famiglia del piccolo.
Le indagini sull’omicidio di Matias
Nonostante diverse siano le cose ancora da chiarire sulla dinamica di quanto accaduto, gli investigatori sono al momento convinti che l’uomo avrebbe rotto l’isolamento Covid per vendicarsi della compagna uccidendo il bambino. Il 44enne aveva ricevuto dal Tribunale un divieto di avvicinamento alla moglie e al figlio dallo scorso 10 settembre, a seguito della verifica di episodi di violenza domestica. In particolare da quanto appreso il divieto di avvicinamento sarebbe arrivato dopo le segnalazioni arrivate da persone vicine alla famiglia, per poi venie confermate dalla donna
Il preside della scuola: “Abbiamo detto ai compagni che non c’è più”
Sulla drammatica vicenda è intervenuto il preside della scuola primaria Derna Peruzzi e Saturno Cecchini di Vetralla, che Matias frequentava, spiegando che l’istituto sta intervenendo per fornire supporto e aiuto agli alunni e alle loro famiglie, con una psicologa. “Quando abbiamo detto ai compagni classe di Matias che non c’è più, loro già lo sapevano – ha spiegato – abbiamo chiesto loro di raccontarci un ricordo, un gioco fatto insieme, delle frasi simpatiche che diceva che li facevano divertire quando giocavano”. L’intento è “ascoltarli e di fargli tirare fuori le loro emozioni”.
La maestra: “Un bimbo delizioso, solare”
“Matias era un bambino delizioso, solare, così carino da essere disarmante. Era collaborativo, socievole e amato da tutti. È stata una tragedia inaspettata, non pensavamo potesse mai accadere una cosa del genere”. A parlare è Emilia, l’insegnante di quarta elementare di Matias. “Niente a scuola lasciava presagire la tragedia avvenuta ieri. “La mamma era molto attenta e premurosa nei confronti del bimbo – spiega il preside – Non c’era stato nessun segnale che potesse indicare situazioni di disagio o difficoltà familiare. Abbiamo appreso dell’allontanamento del padre dai giornali, noi non ne avevamo avuto comunicazione”.