I funerali? Non hanno più il limite dei quindici partecipanti. I battesimi? Meglio programmarli al di fuori delle Messe “ordinarie”. Le confessioni? C’è chi propone di farle all’aperto. La ripartenza dei riti “comunitari” che devono seguire i vincoli anti-Covid non coinvolge dal 18 maggio soltanto le Messe. E, secondo il protocollo firmato dalla Cei e dal governo che regola il ritorno dell’Eucaristia a “porte aperte”, gli accorgimenti per le Messe vanno estesi anche ad altri riti. Così, ad esempio, le mascherine sono necessarie anche per battesimi, funerali, confessioni e matrimoni (compresi sposi e testimoni). Lo stesso vale per il rispetto delle distanze di sicurezza di un metro e mezzo fra ogni fedele o per il gel che va impiegato per disinfettare le mani prima di entrare in chiesa.
Dal 18 maggio come si possono celebrare i battesimi?
Si dovranno rispettare tutte le regole per le celebrazioni, in particolare in materia di scaglionamento, distanziamento e dispositivi di protezione individuale (a partire dalle mascherine). Alle disposizioni generali si aggiungono le indicazioni date dai vescovi nelle loro diocesi o le accortezze escogitate dai parroci. Per il battesimo, è comune a molte Chiese locali l’invito a fissare celebrazioni “ad hoc”. A Padova si sconsiglia di amministrare il “primo” sacramento a più bambini in contemporanea. Ad Andria si suggerisce di privilegiare i «giorni feriali» e a Mazara del Vallo di omettere il rito dell’«effatà», ossia il gesto che compie il sacerdote toccando con il pollice l’orecchio destro e sinistro e poi la bocca del bambino. È bene evitare il rito dell’immersione preferendo l’infusione, ossia il versamento dell’acqua sul capo. Inoltre per le unzioni il prete deve indossare i guanti monouso oltre alla mascherina. A Venezia si chiarisce che i guanti vanno cambiati dopo ogni singola unzione. (Continua…)
Come si possono celebrare i matrimoni?
Si dovranno rispettare tutte le regole per le celebrazioni, in particolare in materia di scaglionamento, distanziamento e dispositivi di protezione individuale. Il matrimonio – che come il battesimo non era stato sospeso negli oltre due mesi di stop alle Messe con il popolo – non sarà più circoscritto agli sposi e ai testimoni. Il numero contingentato di fedeli che potranno partecipare alla celebrazione dipende dalla capienza della chiesa. E l’arcidiocesi di Agrigento specifica che al termine sono vietati «gli assembramenti per il tradizionale lancio del riso». Comunque sono molti i matrimoni rinviati a causa del Covid. A Padova si ricorda che i documenti canonici e civili hanno in genere validità di sei mesi ma «si può ritenere che mantengano il loro valore» anche oltre questa scadenza. Però i parroci sono invitati a incontrare i futuri sposi prima della celebrazione per capire se hanno modificato (o meno) le loro volontà.
E l’unzione degli infermi?
Per l’unzione degli infermi è necessario che il sacerdote usi la mascherina e i guanti monouso. (Continua…)
I funerali?
I funerali comunitari erano già ripresi il 4 maggio ma era prevista una presenza massima di quindici persone. Restrizione che dal 18 maggio è caduta: il numero dei partecipanti alle esequie è legato alla capienza della chiesa, come nel caso delle Messe. La diocesi di Andria esorta a tenere i funerali «nel pomeriggio, in orari diversi dalle Messe parrocchiali». Ad Agrigento è stato stabilito che gli unici fiori consentiti siano quelli sopra la bara e che il rito si concluda con la benedizione all’altare evitando l’accompagnamento alla porta.
Come si può svolgere la Confessione?
Fa storia a sé il sacramento della Riconciliazione. Il protocollo nazionale decreta che si svolga in luoghi aperti e aerati dove sia consentito sia il rispetto delle distanze, sia la segretezza. Di fatto è impossibile entrare nei confessionali: per questa ragione, ad esempio, nel Duomo di Milano le confessioni riprenderanno il 25 maggio quando saranno individuati ambienti idonei dove collocare anche lastre di plexiglas. A Roma, invece, nel santuario del Divino Amore, il sacramento sarà amministrato nel “Boschetto”, fra tavoli di pietra o di legno. E ci sarà uno spazio all’aperto per ricevere l’assoluzione anche in alcune parrocchie dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.
Prima Comunione e Cresima?
Il sacramento della Cresima è sospeso. Sulle Prime Comunioni si chiede di rinviarle. Al riguardo, la Conferenza episcopale italiana ricorda le parole di papa Francesco al Regina Caeli di domenica 17 maggio: “Chiaramente, a causa della pandemia, questo bel momento di fede e di festa è stato rimandato. Perciò desidero inviare un pensiero affettuoso ai bambini e alle bambine che avrebbero dovuto ricevere per la prima volta l’Eucaristia. Carissimi, vi invito a vivere questo tempo di attesa come opportunità per prepararvi meglio: pregando, leggendo il libro del catechismo per approfondire la conoscenza di Gesù, crescendo nella bontà e nel servizio agli altri. Buon cammino!”.