Matteo Bassetti, annuncio choc: “15 giorni di lockdown”. La circolare del Ministero alle Regioni

di admin

Matteo Bassetti, annuncio choc: “15 giorni di lockdown”. La circolare del Ministero alle Regioni

| domenica 19 Dicembre 2021 - 23:07

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Matteo Bassetti, annuncio choc: “15 giorni di lockdown”. La circolare del Ministero alle Regioni

La variante Omicron ora preoccupa, così come l’aumento costante dei contagi delle ultime settimane anche in Italia. E il governo interviene: il prossimo 23 dicembre si riunirà la cabina di regia per valutare eventuali nuove misure restrittive (dalle mascherine obbligatorie all’aperto ai tamponi anche per i vaccinati in determinate situazioni). E intanto dal Ministero della Salute è partita una circolare indirizzata a Regioni e Comuni che rispecchia il livello di allerta del momento. Nella circolare, i cui contenuti sono stati anticipati oggi da Repubblica, il Ministero chiede una «tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SarsCoV2, sia a livello territoriale che ospedaliero».

Ciò, si legge, considerando che «l’Italia si trova in fase epidemica acuta, caratterizzata da elevata velocità di trasmissione del virus nella maggior parte del paese» e alla luce della maggiore diffusione di Omicron. L’Italia si trova «in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del paese», si legge nella circolare ‘Rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica’. Nel raccomandare la «tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative per fronteggiare un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria», la circolare allerta anche rispetto ad «ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione» della variante Omicron.

Cosa c’è scritto nella circolare del Ministero

La circolare è firmata dal direttore della Prevenzione del ministero Gianni Rezza e dal direttore generale della Programmazione sanitaria Andrea Urbani. «Nelle ultime otto settimane – si legge nel provvedimento – sul territorio nazionale sono stati registrati rapidi incrementi dell’incidenza, che ha ormai raggiunto i 241 casi/100.000 e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (9,6%) e nelle aree mediche (12,1%), mentre si mantengono stabilmente e significativamente al di sopra della soglia epidemica sia l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici (1,13) che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09)».

Alla luce dell’attuale andamento epidemico ed «altresì in considerazione degli ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione della variante virale B.1.1.529, designata dall’OMS come variante Omicron, le cui caratteristiche in termini di trasmissibilità, gravità della malattia e sensibilità ai vaccini attualmente in uso non sono ancora chiaramente definite – si afferma nella circolare – si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SARS-CoV-2, sia a livello territoriale che ospedaliero, garantendo l’adeguata presa in carico dei pazienti affetti da COVID-19 in relazione alle specifiche necessità assistenziali».

Il ministero rimanda quindi le Regioni alle circolari già emanate per la gestione delle precedenti ondate pandemiche e che riguardano, in particolare, misure per la rimodulazione dell’attività programmata considerata differibile, indicazioni per partorienti e neonati, riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali per la gestione dell’emergenza con il potenziamento dei posti letto ospedalieri e dell’assistenza sul territorio. L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, lancia l’idea: per Bassetti la misura più urgente per rallentare la quarta ondata è «un lockdown per i non vaccinati, di 15 giorni, consentendogli in questo periodo di ricevere il vaccino». Bisognava partire «subito con un adeguato sistema di sanzioni e controlli – dice in un’intervista a Qn -.

Bassetti, 15 giorni di lockdown per i non vaccinati

Se si imponeva una multa di 5mila euro per chi era sprovvisto di certificato, la gente non usciva di casa senza. Invece, abbiamo passato tre mesi senza rendere il Green pass efficiente nel modo più stringente possibile». Considerando gli altri Paesi, «è chiaro come l’introduzione della certificazione verde Covid-19 in Italia abbia arginato l’emergenza epidemiologica, consentito l’apertura delle attività economiche e il normale svolgimento della vita – aggiunge -. Il problema principale sono i non vaccinati, non il Green pass»L’obbligo vaccinale è secondo Bassetti «un passaggio da fare rapidamente. Mi auguro che nella prossima cabina di regia si studi l’obbligo vaccinale per le vacanze di Natale: il modo migliore per arginare le varianti Delta e Omicron. Sei milioni di non vaccinati che rischiano di ammalarsi insieme sarebbero un disastro. Un’infezione respiratoria che viaggia come il morbillo è insostenibile per il sistema sanitario e sociale». Cosa ne pensate? Lasciateci i vostri commenti sui social..

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