Doveva trascorrere una settimana al mare con altri quattro amici. Un modo per divertirsi, rilassarsi e tornare alla normalità dopo il difficile periodo di lockdown. Qualche giorno di ferie prima di rientrare nella sua casa di Pocapaglia, nel Cuneese, e prepararsi a riprendere la scuola e gli allenamenti di calcio che adorava.
In quell’abitazione Matteo Muratore, 19 anni, non ritornerà più. La sua vita si è interrotta in un attimo. Contro un muro di un’officina meccanica di Diano Marina dove l’auto che stava guidando si è schiantata. Con lui altri quattro amici, rimasti feriti in modo grave e ricoverati all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Insieme i giovani stavano rientrando da un locale dove avevano trascorso il venerdì sera. Una serata allegra, spensierata. Felice. Marco si è seduto al posto del guidatore e ha acceso la sua auto. Il suo viaggio è finito per sempre alle 3.40 di notte quando, dopo aver perso il controllo della vettura sul rettilineo, si è schiantato contro il cancello. Sfondandolo. Un urto violentissimo che non gli ha dato scampo.
La sua macchina ha terminato la sua corsa in mezzo alla carreggiata di via Generale Ardoino. Per estrarre il suo corpo e quello dei feriti è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco; i sanitari del 118 hanno anche cercato a lungo di rianimare il ragazzo, invano. Gli altri giovani sono invece stati trasferiti al pronto soccorso con un codice di massima urgenza.
Sull’incidente, dalla dinamica ancora non chiara, stanno indagando i carabinieri di Imperia. Dovranno capire se sia stata una distrazione o un colpo di sonno a strappare Matteo alla sua famiglia, ai suoi amici, alla sua gioventù. Mancavano pochissimi giorni al suo compleanno, il 12 agosto, quando avrebbe compiuto 20 anni. Sempre gentile e sorridente era cresciuto tra le campagne cuneesi, nella piccola frazione di Macellai, con la mamma Giovanna e il papà Aldo. Una famiglia conosciuta, stimata e benvoluta da tutti.
«Un ragazzo come gli altri — racconta chi lo conosceva —. I genitori vivevano per lui, anche dopo la separazione. E lui non li aveva mai delusi. Aveva sempre studiato e si era dedicato alla comunità». In molti lo ricordano da piccolo quando, per mano della nonna, andava in chiesa per la Messa della domenica. Appassionato di calcio, aveva giocato nella squadra under 19 del Sommariva Perno. «Ci stringiamo intorno ai familiari per questa perdita – dicono dalla società -. Un augurio di pronta e piena guarigione agli altri ragazzi». Ma la notizia ha lasciato senza parole l’intera comunità. «La notizia è arrivata in paese e siamo tutti scossi per quanto accaduto — commenta il sindaco di Pocapaglia, Antonio Luigi Riorda —. Tutti noi ci stringiamo attorno alla famiglia del giovane Matteo».