Max Giusti: “Vi racconto perché è finita con Selvaggia Lucarelli” da cui la giornalista ha avuto il figlio Leon e dell’attuale compagno Lorenzo Biagiarelli. I due si sono conosciuti nel 1997.
A presentarli è stato Teo Mammucari. In un’intervista rilasciata due anni fa a “Vanity Fair”, Selvaggia Lucarelli ha così parlato della fine della relazione con il conduttore: “Lui era pigro e disordinato. Per anni ho scritto io i suoi testi, solo oggi capisco che per stargli accanto ho sacrificato le mie ambizioni. La nostra storia è finita male. Lui ce l’aveva con me. Mi disse che non si sarebbe fidanzato mai più. Dopo quattro anni era innamorato di un’altra. Non gli ho detto che mi sarei sposata con Laerte Pappalardo. Forse per questo si è vendicato rinnegandomi”.
In un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, Max Giusti ha invece raccontato che lui e Selvaggia Lucarelli hanno deciso insieme di troncare la relazione quando hanno capito che l’amore era finito: “Se la riconosco quando la vedo in tv? Sì, certo. È sempre lei. Di persona non la vedo da tempo, posso non condividere quello che fa, ma la stimo e la rispetto. Se ci siamo lasciati male? No. Tra noi è finita perché abbiamo capito che era ormai era tutto già finito e abbiamo chiuso. Però abbiamo sempre mantenuto un rapporto di stima reciproca in questi anni”.
“Ora so chi sono e voglio vivere e lavorare di conseguenza”
Una versione un po’ discordante ma si parla di una storia d’amore di molti anni fa. L’attore e conduttore è sposato da oltre 13 anni e la giornalista, che due anni fa ha scritto un libro sulle dipendenze affettive, è felicemente legata allo chef Lorenzo Biagiarelli. Max Giusti nel corso dell’intervista ha parlato dei suoi prossimi progetti: “Sto lavorando con Endemol alla puntata pilota di un mio show che potrebbe andare su Rai2. Vorrei fare un percorso nuovo in Rai, adesso che sta cambiando tutto, e anche se non ho ancora incontrato i dirigenti, penso che ci riuscirò. Ho sempre accettato progetti di cui non ero convinto pensando che il lavoro non si rifiuta mai. Ora so chi sono e voglio vivere e lavorare di conseguenza. Non mi accontento. Infatti voglio fare un ‘one man show’ tutto mio. Nuovo. In tv”. E ha aggiunto: “Io cerco solo alleati artistici tipo Fiorello o Amadeus, uno che a Sanremo ha fatto benissimo. Il suo è il trionfo del mediano”. Se farei Sanremo? “Certo, come tutti. Anche perché ormai è l’unico programma che si fa con i soldi”.
“Ho scritto il soggetto per un film su Matteo Boe”
Da anni Max Giusti si dedica anche ad altro, ha preso in gestione un circolo tennistico a Roma. “Sono un pessimo imprenditore – ha ammesso – però mi sta bene così: volevo dare il massimo a chi non se lo può permettere, visto che da me non si pagano iscrizione e quota fissa, ma solo le ore effettivamente giocate”. Qualche rimpianto? “Mi dispiace che a Roma quelli della mia generazione siano da sempre cani sciolti. E la colpa è solo di ignoranza e rivalità. Per questo ai giovani dico di parlarsi e fare rete. Pensi a cosa avremmo potuto fare io, Brignano, Giuliani, De Carlo…”. A Milano c’è lo Zelig. “Io ho solo un brutto ricordo – ha raccontato – Nel 1999 andai a Milano da loro in auto, a spese mie, per fare una serata di prova gratis. Con il locale strapieno prima di entrare in scena chiedo un cuba libre, cosa che faccio sempre, e al bar a brutto muso mi dicono che dovevo pagarlo subito: il locale non offre da bere. Ci rimasi così male che lo raccontai anche sul palco, facendo ridere tutti, e poi alla fine dello show me ne andai. Da allora non ho mai più avuto a che fare con lo Zelig”. Max Giusti ha un progetto tutto suo nel cassetto: “Ho scritto il soggetto per un film su Matteo Boe, il bandito sardo dei sequestri e della fuga – unico ad esserci riuscito – dal carcere di massima sicurezza dell’Asinara. Vicenda davvero incredibile”.